Di Davide Proietti. Ora si può davvero credere in qualcosa di più grande, è arrivata l’ennesima prestazione da top club, da squadra che non si da per vinta e lotta su ogni pallone fino al 90esimo. L’obiettivo resterà pur sempre il piazzamento in Champions League ma a +17 punti sulla quinta in classifica e a -1 dalla prima è lecito iniziare a sognare qualcosa di più. Prenderei infatti ad esempio una risposta che il mister dell’Atalanta Gasperini ha dato due giorni fa in conferenza stampa, a chi gli chiedesse se la sua squadra avesse intenzione di puntare allo scudetto in breve tempo lui risponde: “certamente, altrimenti significherebbe essere già arrivati al massimo del nostro potenziale e non avrebbe più senso giocare sapendo di non poter arrivare più in alto e raggiungere altri obiettivi”. Concordo in pieno, la Lazio è tenuta a crederci perché ha dimostrato di poter stare li su, di poter combattere contro tutte le 19 squadre e a volte anche di essere la più forte tr tutte. Ieri altra splendida partita con la squadra sostenuta da un Olimpico che sta tornando a splendere come non faceva da un po’, di nuovo 60mila spettatori a condurre la squadra alla vittoria che non hanno mai smesso di crederci anche dopo lo svantaggio subito. Partita strana e dai numerosi episodi, primo tempo partita equilibrata con la Lazio che però sembra avere qualcosa in più e già all’ottavo minuto sfiora il vantaggio con un bolide di Milinkovic che sta ancora facendo tremare la traversa. Da lì in poi molto possesso palla e poche occasioni da gol con la Lazio che ci va comunque più vicina ma alla fine, al 44esimo è l’Inter a passare in vantaggio, tiro dell’ex Candreva che prende un effetto strano, Strakosha respinge centralmente con i pugni e Ashley Young deposita nell’angolo alto per la gioia dei 10mila interisti presenti all’Olimpico. Nel secondo tempo invece è la Lazio a fare la partita e dopo 5 minuti riesci subito a trovare il pareggio: carambola a centro area che arriva sui piedi di Immobile che da solo senza neanche il portiere deve solamente depositare in rete, viene però spinto da dietro da De Vrij e cade a terra, calcio di rigore. Dagli undici metri va proprio Imkobile che spiazza Padelli e riporta la partita in pareggio. La Lazio continua a spingere e trova anche il sorpasso con il migliore in campo Milinkovic Savic che raccoglie un pallone vagante a centro area e lo deposita alle spalle di un incerto Padelli. Da questo momento in poi si alterneranno possessi palla dell’Inter a ripartenze della Lazio e il risultato rimarrà invariato. La Lazio trionfa sulla rivale scudetto e mai come adesso il cielo era stato vicino. In questa notte speciale si colora di biancoceleste e apre le porte del paradiso alla Lazio.