Di Francesca Sofia Rizzo. Ogni anno quasi 40 mila studenti italiani decidono di non iscriversi in università italiane ma di andare all’estero: Germania, Austria, Inghilterra, Svizzera, Francia, Stati Uniti e, con percentuali crescenti, Spagna. Ma se il sogno proibito di molti sarebbe quello di entrare in una delle Top Universities britanniche, Oxford e Cambridge in testa, o nella Ivy League delle università americane, queste appaiono come un miraggio lontano soprattutto per gli studenti meno privilegiati e provenienti da situazioni socio-economiche difficili.

Queste infatti sono molto elitarie non solo dal punto di vista accademico. Negli USA mediamente in un anno le tasse universitarie si aggirano sui 30 mila euro, cifra che si incrementa ulteriormente se si considerano atenei più prestigiosi: in questi casi, infatti, le quote si impennano, sorpassando i 44 mila euro nell’arco di 12 mesi. Le tasse di iscrizione in Inghilterra sono di circa 9 mila sterline l’anno, una quota destinata a crescere se a partire dal 2021 gli studenti europei saranno equiparati agli ”extracomunitari” arrivando a pagare fino a 35.000 sterline l’anno.

Come fare dunque per barcamenarsi in un sistema così differente dal nostro, in cui ottenere una borsa di studio è praticamente una necessità, in cui non ci sono test d’ingresso ma un diverso procedimento d’ammissione?

A questo problema dei ragazzi sono venuti incontro altri studenti loro coetanei, fondando nel 2016 una rete di volontari chiamata Project Access, attiva in vari paesi d’Europa e del mondo. Il servizio di tutoring, unico per la sua gratuità, guida gli studenti nel complesso percorso d’ammissione alle università straniere, aiutandoli a ottenere borse di studio, a sostenere i colloqui e redigere le “application”, che si compongono principalmente di una lettera di presentazione fondamentale per il giovane candidato.

L’obiettivo per Project Access è l’equità nell’educazione, sognando un sistema in cui talento e dedizione siano sempre premiati, indipendentemente da situazioni economiche o sociali.
Il volto giovane e innovativo dei servizi online mostra così ancora una volta le infinite potenzialità del web per unire capacità e conoscenze diverse in nome dell’aiuto reciproco.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Estero