Di Alessandro Cammareri. Inizio da dimenticare: così lo scudetto è un miraggio. La Lazio scende in campo  senza idee  e un mercato estivo che non sembra all’altezza di una squadra che vuole puntare allo scudetto. Dopo la pessima prestazione in campionato nella partita persa per 3-0 contro la Sampdoria, in molti si interrogano sul futuro di una squadra apparsa spenta e senza idee di gioco in campo, una dirigenza responsabile di un mercato estivo che non sembra all’altezza di una squadra che punta a vincere lo scudetto. Si parla in queste ore di un possibile addio di Inzaghi artefice in questi anni della crescita della Lazio e a cui va dato il merito di aver valorizzato al massimo una rosa oggettivamente inferiore a big come Juventus e Inter riportandola dopo tanti anni in Champions League e stabilmente ai vertici della classifica di serie A, lo stesso che alla ripresa del campionato dopo il lockdown aveva chiesto rinforzi alla società per non ritrovarsi nella situazione in cui la Lazio si è trovata sul finale di stagione, ossia con una rosa corta e senza ricambi di livello in grado di poter sopperire all’assenza per infortunio dei titolari. Un problema questo del mercato che ogni anno si ripresenta visto la poca inclinazione della società nel voler investire e che alla lunga non porta ad avere i risultati sperati, non sempre le scoperte e i colpi seppur di un ottimo dirigente come Tare possono nascondere i mancati investimenti di una società sempre tendente al cosiddetto braccino corto soprattutto quando si tratta di spendere cifre importanti per comprare un giocatore, va detto comunque che quest’anno la squadra è rimasta la stessa e non ci sono state cessioni importanti come negli scorsi anni ma ciò non basta se poi non si ha il coraggio di osare per acquistare quei campioni in grado di far fare quel salto di qualità alla squadra e renderla al pari delle big del nostro campionato nella lotta allo scudetto.

 

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Sport