Di Benedetta Berluti. Frequentemente ai giovani  viene recriminato di non essere acculturati, di sentirsi i padroni del mondo e di non saper distinguere il bello dal brutto con riferimenti puramente casuali che non mancano mai alla musica che ascoltiamo.

Viene detta loro  sempre la solita e ormai noiosa frase “voi giovani di oggi non siete in grado di apprezzare la vera musica” oppure “ se ascoltate quella musica non c’è da stupirsi che non conoscete che cos’è veramente l’arte, la cultura e via dicendo “ o, peggio “La vostra musica non ha senso e non esprime niente “ ci sarebbero altre milioni di frasi di questo genere da poter elencare ma che a me personalmente non fanno più effetto, anzi oramai ci rido sopra con le amiche e facciamo a gara a chi ne dice di più.

Tuttavia  nella musica che ogni giorno con le  cuffiette si sente c’è sta un mondo con un valore che per noi è intenso, forte che però puntualmente non viene capito perché semplicemente e azzarderei anche superficialmente ci si basa su quello che viene detto ai telegiornali, nelle riviste o al più antico passa parola senza comunque averla mai ascoltata veramente.

Per quanto possa piacere  il vedere le gallerie d’arte, i musei, le mostre mentre tanti altri giovani sono interessati a fare altro perché hanno passioni diverse, non significa che non sappiano comprendere il patrimonio culturale immenso che ogni giorno li circonda.

Ciò è dovuto anche grazie ai social, spesso criticati, ma uno dei lati positivi che hanno è proprio quello di divulgare attraverso i loro canali l’arte, la cultura, la musica, lo sport, la moda e la politica che invece di rado vengono pubblicizzati o dati per scontati nella vita quotidiana dei.

Il cambiamento spaventa, avere idee diverse può smontare un equilibrio quotidiano eppure da vita a tante fantasie, a pittori come Manet precursore dell’ impressionismo, che inizialmente per i suoi quadri ritenuti sconcertanti furono esposti al “salone dei rifiutati”, oppure a cantanti come i Beatles, i Queen o David Bowie, Madonna, Eminem divenuti simboli in tutto il mondo .

Quindi è lecito dire che i giovani di oggi intendono le percepiamo l’arte in maniere diversa rispetto ai loro genitori, in ogni modo è pur sempre Arte solo con canoni e sensazioni diverse.

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