Di Susanna Cacciani. A un primo impatto potrebbero sembrare appartenenti a due categorie distinte, ma seduzione e potere vanno in realtà  di pari passo, o più semplicemente sono l’uno la conseguenza dell’altro, due protagonisti di un mito che soprattutto negli ultimi anni si è insediato nella mentalità delle persone.

La seduzione è un’arma, utilizzata da uomini e donne per ottenere potere, ma non solo il semplice potere all’interno della società  o dell’ambito lavorativo, piuttosto essa porta ad esercitare una sorta di “controllo” sulla persona sedotta. Questo avviene in svariati modi: dalla semplice seduzione fisica attraverso abiti che valorizzano le forme e che mettono in evidenza una forte personalità , soprattutto nelle donne, o attraverso atteggiamenti provocanti, a quella mentale utilizzando un linguaggio talvolta provocatorio e “sensuale” che  è in grado di catturare più facilmente l’attenzione.

Al giorni d’oggi è innegabile che sia gli uomini, ma in particolar modo le donne, amano essere sedotti e allo stesso tempo sedurre, perché se da un lato essere sedotti ci fa sentire desiderati dall’altro saper sedurre porta molto spesso ad ottenere ciò che si desidera.

Il genere femminile, inevitabilmente, detiene il primato su questo potere, forse perché le donne hanno “più frecce al loro arco”, sono in grado di attirare più facilmente su loro stesse lo sguardo di chi le interessa. Sanno sedurre attraverso l’eleganza, l’intelligenza, gli occhi, il modo di porsi o anche più semplicemente una camminata, potrebbero essere definite le regine della seduzione, delle veneri nere che trattengono gli uomini nelle loro ragnatele adottando quella che potremmo chiamare una strategia, che si basa su sensualità e bellezza.

Ma allo stesso tempo vogliono essere sedotte, amano essere desiderate e farsi desiderare, e sedurre una donna non è mai un lavoro facile, richiede tempo e impegno, ma loro sanno portarlo avanti come un gioco, in cui solamente chi non si arrende riesce a catturare a tutti gli effetti la loro attenzione.

La seduzione, così come la si conosce la potremmo pensarla strettamente collegata solo all’ambito sessuale; ma ben più difficile è riuscire a sedurre una mente, a quel punto non c’è più bisogno di una scollatura e di un modo di apparire provocante, in quel caso c’è bisogno di mostrare le proprie idee e i propri pensieri ed essi devono essere l’abito sensuale della nostra mente.

Esiste però un’altra faccia della seduzione, perché se da una parte è qualcosa di innocuo, poiché mira semplicemente ad attirare l’attenzione di una persona verso la quale si prova un interesse, talvolta può diventare un’arma a doppio taglio, uno strumento subdolo ed ingannevole utilizzato per raggiungere i propri scopi, e permettere quindi di soggiogare chi più ci è utile.

In conclusione la seduzione non ha limiti: chiunque e con qualunque mezzo può avere dalla sua parte questo potere all’apparenza così banale, ma bisogna sempre ricordarci della sua doppia faccia, permettendo poi alle persone di decidere quale di queste due parti far emergere.

 

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