Di Alessandro Cammareri. Un duo vincente legato da una grande amicizia che sta dando e ha dato tanto alla Lazio in questi anni, ma che spesso si ritrova a essere sotto accusa per le scelte e le uscite imbarazzanti del presidente Lotito. Due ruoli diversi ma entrambi con l’obiettivo di portare la Lazio ai massimi livelli, a volte però in questi anni non si ha dato merito abbastanza al ds Tare dei veri e propri miracoli che è riuscito a fare sul mercato nonostante la pochissima volontà della società nel voler investire, tutto ciò ha costretto Tare e i suoi collaboratori ad affidarsi ai cosiddetti colpi di genio o alle scoperte che molto spesso hanno portato risultati ma che in determinate situazioni si sono rivelate lo specchio di una società sempre attenta al bilancio e poco ai risultati. Un Lotito che oltre ad essere avulso dal punto di vista economico non manca di regalare dichiarazioni e punti di vista imbarazzanti sulle varie tematiche generali sia del calcio che del nostro paese, in ultimo sull’inchiesta relativa ai tamponi di cui la Lazio è sotto indagine e su cui si stanno facendo le verifiche dovute in merito alla corretta applicazione del protocollo FIGC, in merito a questo il presidente non si è fatto mancare la solita uscita fuori luogo sui giornali paragonando il concetto di positività alla vagina delle donne, un discorso senza senso e a tratti vergognoso che non rende sicuramente onore a quello che dovrebbe essere il presidente di una delle squadre più importanti d’Italia. Da una parte infatti abbiamo una figura, Tare, che lavora in silenzio e che raramente si lascia scappare parole fuori dal contesto, dall’altra abbiamo un presidente che in questi anni molte volte non si è dimostrato all’altezza del suo ruolo di rappresentanza e spesso le sue parole hanno avuto un effetto assai controproducente creando un danno enorme all’immagine e alla storia di una società che deve essere rappresentata in modo appropriato

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