Di Fiammetta D’Onofrio. Un anno nero da dimenticare: e anche in fretta. Il 2020 sarà un anno che la moda ricorderà per sempre, sfilate cancellate o solamente sul web, tagli alle ordinazioni, licenziamenti. Come ripetono gli stilisti da una parte all’altra dell’oceano niente sarà più come prima. Il covid non solo ha cambiato il racconto della moda, ma sta vivendo in prima persona una terribile crisi economica. Sarà dunque tutto da ripensare, ma in realtà il mondo della moda già prima di febbraio 2020 si stava trasformando, anche nelle case di moda è arrivato l’eco di milioni di ragazzi e ragazze che, guidati da Greta Thunberg, hanno affollato le strade delle nostre città chiedendo ai grandi della terra di salvare il pianeta. Gli stilisti e i designer hanno risposto all’appello puntando su collezioni sempre più ecosotenibili e green; la sfilata di Parigi, l’ultima in presenza, aveva sottolineato proprio questo: la moda deve recepire le tematiche ambientali, dunque, tessuti più naturali, gioielli ecocompatibli, biotecnologie per realizzare scarpe e borse, sono stati i mast presentati dagli stilisti francesi. Ma la moda non può vivere senza il suo glamour, e quest’estate, almeno per un momento si è tornati ad una sfilata nel mondo reale: l’evento firmato Dior nel centro storico di Lecce, modelli e ballerini insieme in mezzo alla grande bellezza del Barocco. Ma è stato solo un momento, le nuove collezioni torneranno sul web in attesa che tutto il mondo riapra le porte: anche alla moda.

 

 

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