Di Manlio Sgriccia. Partita che inizia con una Roma con la testa tra le nuvole, soprattutto nella prima mezz’ora di gioco, dove crea poco e lascia anche molto spazio agli avversari che al 34’ minuto di gioco trovano il gol del vantaggio grazie a Nsame che riesce a imbucare il pallone a rete con un po’ di fortuna. Fortunatamente i giallorossi  dimostrano di saper reagire, al contrario di quanto successo la settimana scorsa contro il Napoli, e al 44’ a seguito di una buona azione trovano il vantaggio con il colpo di testa di Borja Mayoral. Il secondo tempo è tutta un’altra storia, la Roma entra in campo con più sicurezza rispetto ai primi 45 minuti e da subito impone la sua idea di gioco. I giallorossi difatti creano abbastanza e al 59’ trovano il gol della rimonta con una prodezza del giovanissimo Calafiori, il romano insacca la palla con un mancino impressionante, gesto atletico di cui si parlerà molto nei prossimi giorni e bacio alla maglia come esultanza da vero romanista, insomma il ragazzo fa ben sperare. La partita si fa quindi in discesa per la Roma, lo Young Boys cerca di impensierire Pau Lopez ma ci riesce male e ben poche volte. Al minuto 81 arriva poi il gol di Dzeko, con un bel tiro al volo che chiude definitivamente la partita, poco dopo però precisamente al minuto 82 si scaldano gli animi per quanto riguarda il lato Young Boys, con Camara che commette un gesto estremamente brutto e antisportivo dovuto alla frustrazione nei confronti di Mkhitaryan, che riceve un pugno ad altezza volto, immediata l’espulsione per il giocatore dello Young Boys. Finisce così quindi la penultima partita del girone, con una Roma che convince in Europa e alla ricerca di riscatto in campionato

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