Di Matteo Grassi. La partita andata in scena oggi ha visto un protagonista su tutti, l’arbitro. Partita disastrosa oggi per l’arbitro napoletano, che con delle decisioni controverse rovina un match equilibrato. Nel primo tempo si trova ,fin da subito, a gestire una partita nervosa. Un errore di valutazione è il primo giallo a Pedro, troppo severo. Ineccepibile invece in virtù del secondo giallo sempre per Pedro al 40’. Svista importante anche sul goal poi annullato  ,giustamente, a Mkhitaryan ,grazie all’intervento del var, per un fallo di Dzeko. Nel secondo tempo però è blackout totale, le sviste clamorose, da evidenziare sono due su tutte: una mancata espulsione ,sacrosanta, per Obiang dopo un entrata killer su Pellegrini. Maresca ha preferito estrarre solo il cartellino giallo, per un’entrata che sarebbe potuta costare cara al centrocampista giallorosso, uscito poi claudicante. Un’errore di valutazione da principiante, che un arbitro di serie A non può per permettersi. Dopo un consulto con la cabina var decide o comunque non viene richiamato per revisionare e cambiare la sua decisione.

Per completare l’opera rendendo la sua prestazione insufficiente, Maresca al minuto 82’ sugli sviluppi di un’azione sulla sinistra di Spinazzola decide di non concedere un rigore per un fallo di mano commesso da un difensore del Sassuolo. Il var non interviene neanche in questo caso, non ritenendo l’errore dell’arbitro così tanto significativo. Il var è uno strumento creato per correggere sviste arbitrali, come quelle di oggi,  ma è inaccettabile che non venga utilizzato.

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