Di Federico Manzi e Giacomo de Santis. Paulo Fonseca: un nome e mille incertezze dopo il tracollo subito domenica scorsa contro l’Atalanta.I dubbi dei Friedkin, stasera,però,sono stati accompagnati da tre punti preziosissimi portati a casa dai giallorossi contro un Cagliari – guidato dall’ex Eusebio Di Francesco- rimasto in partita fino all’ultimo minuto. Della serie: “risica e non rosica”

Confermata per sette undicesimi la formazione schierata dall’allenatore portoghese contro i bergamaschi: riposo-doveroso- in difesa per Smalling ed Ibanez, con Bruno Peres sulla sinistra al posto dell’infortunato Spinazzola; ad accompagnare Veretout a centrocampo c’è il giovane, classe’98, Villar. Giallorossi,apparentemente, padroni del campo, con la velocità degli esterni, che contraddistingue il gioco di Fonseca, colonna portante della squadra. Belli ma non brillanti, pericolosi ma non abbastanza cinici sotto rete, con i soliti blackout mentali: debolezze che la Roma, fino ad ora, ha sempre portato alla luce senza mai dare alcun cenno di un miglioramento. Anche stasera, dopo il momentaneo 1-1 firmato Joao Pedro, gli uomini di Fonseca sembravano in balia totale dei rossoblu,tanto da rischiare,addirittura, di incassare il goal del clamoroso 1-2. Ma, con le forze fresche messe in campo dall’allenatore ex Shakhtar- questa volta al momento giusto- la squadra ha ricominciato a girare e a portare a casa una vittoria tanto importante quanto sofferta.

Sotto l’albero di Natale,così, la Roma trova il terzo posto in solitario a quota 27, dietro solo alle due milanesi. Fonseca e suoi,ora, avranno 10 giorni di pausa per riprendere le forze e,soprattutto, lavorare intensamente sulle lacune che i giallorossi mostrano a livello fisico e mentale,specialmente nei secondi 45 minuti di gioco. Non siamo neanche a metà campionato e le partite da disputare sono ancora molte, ma per raggiungere la tanto agognata qualificazione in Champions League, la Roma avrà il compito di iniziare- e proseguire- il 2021 in maniera determinante e senza mai mollare di un centimetro.

Pagelle Roma-Cagliari

Roma

 

Mirante=6; non viene chiamato in causa quasi mai, ed è incolpevole sul primo gol di Joao Pedro, si fa male e viene sostituito da Pau Lopez dal 74’ (5,5= non si dimostra molto sicuro, è incolpevole però sul rigore trasformato sempre dal brasiliano del cagliari);

Mancini=6,5; una buona partita in fase difensiva ma colorita dal giallo, segna il gol che vale il momentaneo 3-1 e il mezzo punto in più sul voto;

Cristante=6; una partita altalenante la sua, condita anche da un giallo, ma nel complesso sufficiente (dal 73’ Smalling= 6,5; fa l’assist per il terzo gol dei giallorossi, e risistema la difesa negli ultimi minuti di gioco, fondamentale);

Kumbulla=6; una partita nella norma per lui, ma esce al 63’ dopo il giallo che poteva rischiare di diventare rosso nei minuti seguenti (Ibanez= 6; si limita a coprire in fase difensiva e nulla di più);

Karsdorp= 6,5; stasera uno dei migliori, lo stop a seguire per l’assist di Dzeko, è la dimostrazione del miglioramento che sta avendo in entrambe le fasi di gioco;

Villar=6,5; forse il migliore in campo fino al fallo da rigore, è il perno del centrocampo e gestisce anche oggi bene il gioco, inizia a diventare insostituibile;

Veretout= 6,5; altra partita di sostanza condita dal gol dell’1-0;

Peres=6; altra buona partita dell’esterno brasiliano (dal 63’ Pellegrini=6,5; entra bene, fa un assist e guadagna ottimi falli);

Pedro=5,5; partita non brillante la sua, il peggiore dei suoi;

Mkhitaryan=6,5; è sempre l’arma in più, corre e gestisce la palla dappertutto;

Dzeko=7; fa ottime sponde, gestisce bene la palla e segna il momentaneo 2-1, sempre decisivo (dal 78’ Mayoral= S.V.; non tocca praticamente palla).

 

Fonseca= 6,5; prepara bene la partita che si è dimostrata insidiosa come da pronostico.

 

Voto di squadra=6,5; partita molto sofferta, che, anche se vinta, dimostra i limiti della squadra da migliorare.

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