Di Sara Scarozza. Una rete fitta, grovigli infiniti e più una persona tenta di divincolarsi e più ne resta incastrata, senza una via di fuga, un’uscita per tornare alla normalità, ci si ritrova con l’acqua alla gola e il fondo che ti spinge sempre più giù, non ne esci anzi diventi uno schiavo, un dipendente. Si iniziano a vendere sostanze stupefacenti per bisogno di avere dei soldi, per “passatempo”, per omologarsi alla cerchia di amici, in questo caso addirittura spinti da delle amicizie sbagliate che ti buttano su una strada lastricata. Il numero di giovani ragazzi che inizia a trafficare droga è sempre maggiore, all’interno delle scuole e delle università, nei vicoli dei quartieri, ogni dove è un posto idoneo per fare dei soldi in modo illecito. Non pensano al loro futuro, al fatto che lo stanno bruciando con le loro stesse mani, che sono gli artefici della loro rovina, entri nel giro ma non ne esci, soprattutto quando non si parla di semplice marijuana ma di sostanze ancora più pesanti, come per esempio cocaina o eroina, le cosiddette droghe sintetiche. Genitori molte volte ignari di questa situazione, altre volte invece a conoscenza di tutto ma con i paraocchi in faccia, fanno finta di non vedere nulla, o meglio fanno finta che la situazione non esista. Ma la medaglia ha due facc:, se esiste un venditore è presente pure un acquirente. I dati del 2020 dichiarati dal ministero dell’interno riportano che i consumatori di droghe sintetiche appartengono per il 26,17% alla fascia di età maggiore ai 40 anni, il 17,62% a quella compresa tra i 30 e i 34 anni e il 16,58% a quella compresa tra i 25 e i 29 anni. I più giovani rappresentano il 3,89% del totale dei denunciati per queste sostanze a livello nazionale. Questi sono i numeri e la cosa che fa più paura e fa venire la pelle d’oca è il fatto che la percentuale più alta appartiene a persone di età maggiore ai 40 anni, padri di famiglia che magari per questa motivazione sono arrivati a perdere i loro figli in seguito a un divorzio da parte della moglie, o lo scenario ancora più raccapricciante sono le azioni che un individuo può compiere in seguito all’assunzione di droghe soprattutto che i figli e la moglie si trovano nella stessa abitazione. Andando avanti con il tempo la quantità di cocaina e di cannabis sequestrata aumenta vertiginosamente. La vita si annulla, si elimina nell’esatto momento in cui questa assunzione diventa una dipendenza, la vita si trova in bilico sul filo di un rasoio quando si entra in giri più grandi di quelli che si possa immaginari, quando si inizia si vede solo la punta di un’iceberg, ma andando avanti ti rendi conto di non trovarti di fronte una semplice collina ma un colosso. Lo spaccio e la dipendenza da sostanze stupefacenti esiste,è un realtà con cui bisogna fare i conti, come bisogna farlo di fronte al numero di persone morte in seguito ad un overdose, momento in cui non ti basta più nulla e ne vuoi sempre di più andando incontro al decesso, bisogna fare i conti con le persone che sono state uccise per una resa di conti o per un torto fatto ad un altro spacciatore o un pesce più grande in un oceano immenso. Ma bisogna aprire gli occhi e rendersi conto che questi ruoli li stanno ricoprendo in numero sempre più maggiore i giovani, quelli che dovrebbero pensare al loro futuro, no fare gli equilibristi tra la vita e la morte.