Di Angelica Grieco. «Cicciona!», «Sei troppo secca!», «Anoressica!»: queste, sono affermazioni che appartengono al fenomeno del Bodyshaming. Cosa significa di preciso? Si tratta di bullismo verbale, letteralmente ‘’umiliazione del corpo’’ e consiste, dal nome, nell’umiliare e criticare il corpo altrui, in particolare sui social network.

‘’Con quelle foto sembri una di facili costumi’’, ‘’Hai le cosce troppo grosse per quei pantaloncini’’, ‘’Sei dimagrita tantissimo’’: frasi che, anche se espresse innocuamente o costruttivamente, possono risultare fuori luogo e davvero umilianti per chi le riceve.

È proprio qui che subentra il ruolo del web che, in questo caso, è di rilevante importanza: la continua esposizione sui social porta al persistente confronto con i corpi perfetti delle modelle e influencer che, apparentemente, non mostrano (né accettano) alcun tipo di imperfezione. Questo stereotipo di corpo perfetto rende insicuri soprattutto gli adolescenti che, a fronte di un tale modello da seguire, possono iniziare a manifestare tre tipologie di bodyshaming: giudicando il proprio corpo e paragonandolo a quello di altri, giudicando il corpo di altri e criticando il corpo di qualcuno che non si conosce attraverso i social.

A chi compie il bodyshaming però, sfugge qualcosa di davvero importante: tutti, ma proprio tutti, persino le influencer e modelle che più adorano, hanno delle insicurezze. Dall’acne ad una pancia non troppo piatta, dal viso paffuto alle orecchie un po’ troppo esposte. Tutti, nella propria vita, hanno guardato qualcuno ed hanno pensato che ‘’Sì, le gambe le vorrei proprio così!’’ o ‘’Che muscoli, quanto mi piacerebbe averli!’’ e sì, questo probabilmente succederà sempre. L’importante però, è imparare ad accettare ciò che c’è di diverso nel proprio corpo, imparare a non screditare gli altri solo perché hanno qualcosa che si desidera da sempre. Imparare ad accettare il Diverso perché poi, in fondo, non è tanto diverso da noi.