Di Alessandro Gibertini.

FARRIS 6+: Viene chiamato in causa. Risponde presente. È lui a guidare la squadra nella trasferta ostica di Verona. Inzaghi è costretto a visionare il match in separata  sede ragione Covid. Non può festeggiare i cinque anni sulla panchina laziale. Ma il contatto tra i due c’è. Il mister piacentino “dirige” dall’alto. I biancocelesti scendono bene in campo, adottando uno stile di gioco per vie centrali. Date le assenze sugli esterni. Colpisce la scelta di Akpa Akpro sulla fascia. Ruolo che ricopre discretamente, sottolineando la duttilità del giocatore. La fiducia viene ripagata dall’ivoriano. La squadra ospite non rischia praticamente nulla per tutta la partita. La difesa è attenta e precisa. In fase offensiva soffre un po’. I cambi sono la chiave di volta per sbloccare il risultato. La freschezza dei nuovi permette alla Lazio di apportare più problemi alla retorguardia “rivale”. Il gol arriva nel corso del terzo minuto di recupero. Milinkovic regala la quarta vittoria consecutiva a sè stesso e ai propri compagni. Le speranze Champions continuano.

CHIFFI 5,5: L’ arbitro padovano si rende protagonista di una direzione di gara “altalenante”. Si mostra lucido e tempestivo su alcuni interventi. Ma eccede di protagonismo in altri. Male la gestione dei cartellini. Un esempio su tutti è Magnani. Colpevole di innumerevoli falli. Mai ammonito. Usufruisce del VAR per un episodio dubbio. Caicedo “sguizza” tra le gambe degli avversari e conclude in rete. Ma l’ecuadoregno si fa strada con una sbracciata. On-field Review e calcio di punizione per i gialloblù. Decisione giusta.

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