Di ClarissaLeone. “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o infermità”.
Questa è la definizione di salute della Costituzione dell’Organizzazione Mondiale Della Sanità (OMS). Si può facilmente dedurre dunque, che la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere.
Secondo l’OMS quasi un miliardo di persone al mondo convivono con un disturbo mentale, e a quasi un adulto su due capita di avere dei periodi di sofferenza mentale, fisica ed emotiva. Come tanti altri aspetti dell’essere umano, però anche questo, ancor oggi, è una parte di noi investita e sovraccarica di tabù e di false credenze: si crede che richiedere un supporto psicologico, nel corso della vita, sia sinonimo di debolezza o inversamente di malattia mentale.
Si accetta con serenità l’esistenza e la curabilità del dolore fisico, ma si ignora l’esistenza del dolore mentale, che viene considerato ancora con pregiudizi attraverso i soliti luoghi comuni che sentiamo dire: “la psicologia non è una scienza, gli psicologi sono tutti ciarlatani ecc”. Questo è paradossale in quanto ci sono sempre più laureati in scienze psicologiche ma al passo cresce sempre di più la loro discriminazione. Il problema però risiede nella società, nelle istituzioni che non promuovono, non si aprono a questo tema ma anzi si incontra solo molto difficoltà nel riuscire ad usufruire del servizio pubblico quando si tratta di salute mentale.
La salute mentale è un diritto di tutti, e come tale deve essere accessibile a tutti. è necessario perciò rompere il silenzio su questo tema per far sì che sia riconosciuto sempre di piu a livello sociale e che sia sempre meno stigmatizzato o discriminato.