Di Andrea Gonini. La mia prima impressione, varcando la soglia dell’aula in cui si teneva la lezione di avvio dell’anno accademico di questo laboratorio, è stata un misto di emozioni e curiosità.

Emozione perché stavo entrando in un mondo a me completamente nuovo e sconosciuto, con l’intenzione di instaurare nuove amicizie e conoscenze con le quali intraprendere insieme questo percorso di crescita; curiosità nel trovare delle risposte e delle conferme alle mie aspettative.

Questo viaggio, durato ben 7 mesi, non mi ha soltanto costruito e formato nell’ambito del giornalismo, ma anche nel “giornalismo di vita”, nella realtà quotidiana. Tanto è vero che i vari dibattiti affrontati nel corso delle lezioni, sempre importanti e mai banali, non solo mi hanno aiutato ad esser più sicuro nell’esporre le mie idee davanti a più persone, ma anche e soprattutto a non minimizzare o trascurare completamente questo o quel determinato argomento, portandomi alla riflessione in maniera più’ approfondita.

Questa avventura, limitata e condizionata sfortunatamente dal Covid-19, mi ha spronato ad intraprendere in modo determinato la strada del giornalismo sportivo, quando a inizio anno era soltanto un’idea astratta e timida, grazie anche al nostro “compagno di viaggio” che ci è stato vicino, spronandoci a tirare fuori il meglio di noi stessi.

Grazie ai numerosi articoli elaborati durante il corso dell’anno, ho acquisito maggior sicurezza nella scrittura (basta guardare il mio primo articolo messo a confronto con l’ultimo) e di conseguenza anche nell’esposizione orale.

Il ricordo positivo di quest’esperienza mi accompagnerà per tutto il mio percorso universitario, un laboratorio a 360° che mi sta aiutando ad acquisire maggiore sicurezza nelle mie capacità, con l’intento di proseguire la strada del giornalismo sportivo.