Di Giacomo De Santis. È passato, quasi, un anno intenso e pieno di soddisfazioni e voglio spendere due parole per soffermarmi su una di queste in particolare, il laboratorio di giornalismo.

Arrivato all’università col sogno di diventare giornalista, ho cercato di cogliere subito l’occasione di questo corso, buttandomi anche un po’ alla cieca.

Fin dal primo momento le sensazioni che mi sono arrivate erano completamente diverse, in positivo, rispetto a qualsiasi altra cosa fatta nell’ambito scolastico, e fin dai primi dibattiti, dai primi discorsi e dalle prime lezioni più che l’aria di un corso universitario si respirava un qualcosa di diverso, di unico, che non so ben definire ma forse la cosa più bella è proprio questa.

Crescita, questa è stata la parola che mi ha accompagnato di più durante questo corso, e non solo per quanto riguarda l’apprendimento, ma parlo anche in ambito personale, perché ogni pezzo, telegiornale e rubrica mi ha sempre dato qualcosa e soprattutto, la passione del professore che ci ha spronato in ogni momento, che non ci ha fatto mai arrendere e mai mollare, mi ha davvero fatto capire quanto questo lavoro sia stupendo e quanto nella nostra vita, ci sia sempre un po’ di giornalismo.

Alla fine di questa esperienza, porto dentro di me tanta conoscenza e tante conoscenze nuove e speciali, che per colpa del covid, forse, senza questo corso non avrei mai fatto, ma porto soprattutto la consapevolezza di essere davvero innamorato di questo mondo, e di voler dare tutto me stesso per entrarci a gamba tesa e far vedere quanto valgo.