Di Alessandro Tudini. Ritorno amaro quello di Simone Inzaghi all’Olimpico di Roma.

L’attuale tecnico dell’Inter infatti ad inizio partita è stato accolto tra gli applausi della Curva Nord, ma ha perso lo scontro diretto contro la Lazio di Maurizio Sarri per 3-1.

È stata la partita dove il tecnico toscano ha ritrovato la Lazio del derby:aggressiva,pur concedendo qualcosa,ma che quando ripartiva aveva l’impressione di poter far male in qualsiasi momento. La scelta di schierare Basic dal primo minuto e non Luis Alberto si è rivelata una mossa che ha funzionato in pieno. I cambi, con l’entrata di Lazzari, Luis Alberto e Zaccagni, hanno permesso alla Lazio di avere maggior possesso e rischiare meno.

Dall’altra parte il grande ex Simone Inzaghi ha dovuto fare a meno, almeno dal primo minuto, dei due sudamericani Lautaro e Correa. Nonostante questo il tecnico italiano è riuscito a mettere in campo un Inter solida nel primo tempo, dove aveva trovato anche il vantaggio con Perisic, ma che non è riuscita a serrare la difesa contro gli attacchi dei capitolini. L’entrata di Lautaro e Correa ha portato solo nervosismo e poche idee.

A questo nervosismo hanno conseguito ben due risse,che hanno mandato completamente in confusione l’arbitro Irrati. Infatti,dopo una buona e sufficiente condizione di gara, ha completamente sbagliato non tirando fuori nemmeno un cartellino rosso nei confronti di diversi giocatori interisti che hanno strattonato e accerchiato Felipe Anderson,autore del vantaggio laziale.

Da un arbitro esperto ed internazionale come lui, ci si aspettava maggior capacità di controllo in questi casi.

 

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