Di Mirco Vinci. Il mondo del cinema sta ripartendo. . Le sale erano chiuse, i teatri vuoti: ci si chiedeva come continuare a far interfacciare le persone alle storie e la soluzione migliore sembrava proprio quella di usufruire delle piattaforme streaming. Una soluzione che sembra aver schiacciato quel bisogno di “sostituzione momentanea”, ed essere divenuta ormai “l’alternativa migliore”. Si
parla di un cinema in fase di decadenza: i budget sono limitati, i registi preferiscono interagire con le svariate piattaforme per la distribuzione e il pubblico ha paura del
contagio, preferendo un’esperienza al sicuro sotto il tetto di casa propria.

La nuova normalità sembra aver preso il posto di quelle vecchie abitudini a cui si guarda ormai
come un lontano conoscente. Tuttavia, il cinema non si è arreso ed è ripartito
cercando di immedesimarsi soprattutto in ciò che il mondo sta vivendo dal 2020 ad
oggi. “The Batman”, uno dei film più attesi dell’anno e capace di catturare il pubblico
di ogni età, si ripropone con un reboot capace di far emergere quei lati umani, difficili
e cupi del pipistrello più amato di sempre tanto da far dimenticare che si stia
raccontando la storia di un supereroe. Uno sguardo ai valori che si possono provare
per le piccole cose, a cui oggi più che mai si deve far caso di nuovo, può essere trovato
in “Belfast”, candidato agli Oscar, che racconta la storia di una famiglia operaia; per
gli amanti del mistero e del giallo c’è “Assassinio sul Nilo”, pellicola che rende chiaro
il concetto del “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”; mentre per i ricercatori di
avventura i cinema propongono “Uncharted”, film con il seguitissimo Tom Holland,
che purtroppo si concentra più sull’azione che sulla caratterizzazione dei personaggi,
trascurando così un elemento fondamentale per la riuscita di un buon film. “Ennio” e
“Luigi Proietti detto Gigi” sono invece due ottimi esempi del perché l’esperienza
cinematografica non può e non deve essere abbandonata: rivivere sulla propria pelle
le emozioni, la storia, i successi e le difficoltà di due volti così amati dal pubblico è
un’esperienza che in sala renderà così vicini a ciò che è stato, tanto da non poterla
mai rendere paragonabile a quella di un servizio streaming. Non si tratta di
salvaguardare un passa tempo, bensì di quella tradizione che durante due ore e mezza
di visione in sala ci riempie di emozioni e di vita senza neanche farcene rendere conto.