Di Flavio Fioritto. Siamo rimasti senza il “dottore”: ed un primo anno, ma soprattutto una partenza, che purtroppo ce lo farà rimpiangere. Valentino Rossi o come lo conosciamo noi The Doctor, ha abbandonato ciò che più amava nella sua vita, gareggiare e competere in moto GP. E’ stato un fulmine al ciel sereno per tutti i suoi fan ma auspicabile data l’età del motociclista italiano. Erano più di quindici anni che incendiava le piste, le generazioni di professionisti cambiavano ma lui era sempre li ad emozionare il suo pubblico con sorpassi che sfidavano le leggi fisiche e soprattutto con vittorie rimaste nella storia. Il tributo della sua gente, della sua moto e della sua squadra è stata una vittoria per lui quasi come un riconoscimento per una straordinaria carriera, che purtroppo è giunta al termine nella sua ultima gara di Valencia. Valentino ha lasciato, a tutti coloro che credono nello sport, la voglia di lottare e di crederci fino all’ultimo anche se sfavoriti.  La sua è stata una favola, soprattutto gli ultimi anni, che ha affascinato tutti, ma i conti col tempo vanno fatti, sempre. Non è stato un addio senza un senso, potremmo definirlo come un “lasciare spazio ai giovani”, perché di prospetti futuri ce ne sono e solo il tempo dirà se sono stati in grado di emozionare come il solo Valentino Rossi ha fatto. Il primo anno senza Valentino sarà sicuramente vuoto e col suo addio inizierà un nuovo ciclo, senza mai dimenticare chi veramente sapeva farci sognare con la Moto

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