Di Martina Gentilli. La moda italiana non è commemorazione dei grandi stilisti ma è avanguardia, innovazione e sperimentazione. Invidiata da tutto il mondo, la moda italiana è futuro. Passeggiando per le strade di Milano, capitale della moda italiana, capita di vedere molto stili di abbigliamento diversi.  Nella capitale della moda regna l’espressione personale e la sperimentazione.  Lo stile italiano, pur essendo classico, unisce la tradizione con pezzi di innovazione. Pensiamo al classico tailleur elegante abbinato alle scarpe da corsa, oppure look total black spezzato da un accessorio super colorato e fluorescente. Anche l’abbinamento di diverse fantasie va per la maggiore, come fiori e righe o pois e stampe grafiche. Lo stile italiano punta all’avanguardia, senza precludersi nulla rinchiudersi in schemi prestabiliti. Tutto è lecito insomma, finché rientra nel decoro naturalmente. I più grandi portavoce della moda italiana, sempre all’avanguardia, sono sicuramente tutti coloro che fanno parte del mondo digitale. Chiara Ferragni è senza dubbio la fashion blogger numero uno al mondo. I suoi outfit firmati Versace, Prada, Valentino e tanti altri brand Made in Italy, ci danno la conferma che la moda italiana non sta invecchiando con i suoi creatori ma si sta evolvendo in modo strabiliante.  Ci basta pensare a Prada che è diventato il sinonimo di sperimentazione e rivisitazione del classico più tradizionale. L’ugly chic lo dobbiamo a lei, Miuccia Prada, che ha lanciato un filone presto copiato da moltissimi. Oppure Valentino Garavani, classe 1932, che con il suo atelier attrae ancora oggi milioni di donne e uomini entusiasti di indossare i capi firmati con il suo nome.

 

 

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