Di Natasha Di Santo. L’adolescenza è senza dubbi un periodo delicato per quanto riguarda la corporeità e l’immagine di sé, infatti il corpo è al centro della maggior parte dei conflitti adolescenziali. La nostra epoca ha permesso tramite l’uso dei social network un’estensione delle relazioni sociali, il confronto che ne deriva fa si che in ogni occasione in cui i ragazzi si espongono allo sguardo altrui rischiano di soccombere in un senso di vergogna e di inadeguatezza. Sulle piattaforme social gli adolescenti sono esposti a quei modelli di “perfezione”proposti dalla società che contribuiscono a quel senso di insoddisfazione e di inadeguatezza tipico di quell’età.

La maggior parte però non prende in considerazione che i profili con cui si paragona sono frutto di Photoshop, editing e così via. Infatti è molto frequente che le influencer vantino un corpo scolpito e di particolare bellezza e, mostrando il loro fisico, creino insicurezze e disagio nei loro followers che, pur di diventare come loro, farebbero di tutto: dalle diete più severe agli allenamenti più pesanti, magari non adatti al loro corpo e al loro metabolismo.

I social hanno contribuito ad amplificare l’atteggiamento di chi giudica e critica forme e silhouette che ad oggi viene chiamato “body shaming”. Negli ultimi anni questo fenomeno è diventato molto frequente e sembra colpire una donna su due, tuttavia si tratta di un fenomeno che non coinvolge solo il mondo femminile ma anzi anche il 65% dei ragazzi.

Nascosti dietro schermi e tastiere, è più facile per i bulli lasciare opinioni non richieste e commenti con l’intento di offendere e screditare l’altra persona. La vittima di body shaming peró non ne rimane illesa, ma può riscontrare condizioni di malessere come rabbia, ansia, vergogna o di più gravi come anoressia, bulimia e depressione.

Fortunatamente, i social sono anche costellati da movimenti verso l’accettazione di tutte le forme di corporeità, come la body positivity, ovvero la valorizzazione della persona a prescindere dal proprio corpo. La perfezione non esiste come non esistono canoni di bellezza universale. La bellezza è soggettiva e la consapevolezza è il primo passo per accettarsi ed accettare le diverse forme di bellezza.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Cronaca