Di Luigi De Vincentis. Dopo un buio durato due anni finalmente si torna a cantare. Eravamo abituati ad avere stadi e palazzetti pieni, ma il covid ha rimescolato le carte. Il settore della musica dal vivo è stato tra i più colpiti dalla pandemia, ma non ha mollato. Ad avere la peggio non sono stati tanto i cantanti ma quanto chi lavora dietro ai grandi eventi che noi assistiamo. Gente lasciata senza garanzie e senza sostegno da un Governo che non ha tutelato i loro interessi e ha messo a rischio il loro lavoro. Per fortuna ora sembra intravedersi la luce in fondo al tunnel. Dopo l’allentamento delle restrizioni finalmente i palazzetti e gli stadi iniziano a riempirsi e i cantanti risalgono sui palcoscenici. Sono finalmente lontani i periodi bui in cui i cantanti annunciavano il rinvio dei loro concerti o addirittura l’annullamento degli spettacoli. Adesso le luci si riaccendono e la voglia di cantare è più viva che mai. Nonostante il covid qualcuno ha provato lo stesso a stare in mezzo alla gente ma, tra mascherine e distanziamenti, non era la stessa cosa. Il concerto simboleggia unione e, complici tutte quelle norme da rispettare, non era possibile. Ora che però si può tornare finalmente a suonare come prima, nessuno vuole farsi trovare impreparato. La musica ha deciso di ripartire dall’Italia, sede dell’Eurovision Song Contest, e non si possono fare brutte figure. Allo stesso tempo molti cantanti hanno già dato avvio ai loro tour anche se sarà in estate che si avranno la maggior parte dei concerti. Che sia una prima volta assoluta, un evento per simboleggiare una ricorrenza particolare, oppure semplicemente un modo per riabbracciare i fans, tutti vogliono godersi il ritorno sui palchi. I cantanti ci stanno mettendo anima e corpo per realizzare il concerto perfetto. Nessuno vuole deludere il suo pubblico che per due anni ha dato fiducia all’artista conservando il biglietto per un concerto che non si sapeva quando si sarebbe svolto. E’ finalmente arrivato il tempo di tornare a urlare contro il cielo le canzoni dei nostri idoli con la speranza che il meglio deve ancora venire.