Di Fioritto Flavio. Oggi 3 Maggio si festeggia la giornata mondiale della libertà di stampa, una libertà che dovrebbe essere un fatto normale ma che evidentemente in alcune parti del mondo non lo è. Si celebra affinché i governi ricordino l’importanza di poter esprimere un pensiero o raccontare una notizia senza dover essere censurati. Da anni si cerca di ritrovare la pace nel mondo, pace che in quest’ultimo pericolo è stata messa a dura prova da uno stato prima totalitario ora dittatore che sta cercando in tutti i modi, anche attraverso la guerra, di riportare un paese democratico sotto il proprio controllo. In Russia da anni, giornalisti e inviati speciali subiscono dure ripercussioni se le notizie diffuse macchiano il regime, vengono puniti con la propria vita o con la reclusione. Sono fatti che dovrebbero smuovere le coscienze, è inammissibile come in un paese che violando i diritti umani, la parola guerra sia impossibile da pronunciare, lo stesso vale per la parola pace e tante altre. Tutto questo non accade solo in Russia, ma anche in tanti altri paesi del mondo da diverso tempo, basti pensare al secolo scorso; non è un caso come ciò avvenga nei periodi bellici, quasi a voler far intendere che tutto il paese debba avere una visione univoca senza opporsi a chi governa. Non solo la libertà di stampa, la libertà di esprimere ciò che si pensa è un diritto inviolabile, che non dovrebbe essere intaccato da nessuno, neanche dai più potenti, grazie anche a ciò si potrebbe ottenere la pace che gli altri stati europei ricercano. Per quale motivo un dittatore dovrebbe invadere un altro paese se non per suoi scopi personali, con l’intento di ricreare l’unione sovietica. Nel 2022 è ingiusto il voler avere il controllo di un paese, sopprimendolo e negandogli la libertà che gli spetta arrivando a eliminare tutti coloro che ostacolano il cammino. L’educazione e il rispetto dei diritti umani è la base per un mondo futuro, mondo al quale non siamo ancora pronti e mai lo saremo finché qualcuno non sarà libero di parlare.