Giacomo De Santis. Nel 2022 creare hype per un progetto musicale è la chiave principale per vedere risultati concreti intorno ad esso e gli artisti, di ogni genere, si affidano agli stratagemmi più svariati, deluxe del disco, singoli radiofonici, collaborazioni che fanno storcere il naso o comeback inaspettati, ma più andiamo avanti e più questa gestione pubblicitaria si ripete allo stesso modo all’infinito portando l’ascoltatore a stancarsi del progetto dopo poche settimane.

Ad utilizzare invece uno dei metodi più improbabili lo scorso venerdì sono stati Drake e 21 Savage, sfruttando l’ironia per il loro album in collaborazione “Her Loss”.

La campagna pubblicitaria del lavoro è stata incentrata su una serie di fake news che non c’entravano assolutamente nulla con i temi dell’lp, una copertina falsa di Vogue, un’intervista mai realizzata con Howard Stern e una versione live del disco da Tiny Desk, e tutto questo ha un altro punto in comune, il fatto che il duo non abbia mai rivelato che si trattasse solo di un grande pesce d’aprile in ritardo, alzando l’hype per il progetto alle stelle.

Come per magia, non solo ne è uscito un progetto assolutamente valido, curato nei minimi dettagli dalla parte grafica a quella musicale, ma ha raggiunto il record di streaming in un giorno solo per un “collab-album”, con oltre 97 milioni di streaming su Spotify nel giorno di rilascio.

Che i rapper di Toronto e Atlanta fossero degli assi nel gestire il marketing dei loro lavori non è una novità, ma questa questo stratagemma fa capire quanto il mercato ormai sia saturo del solito compitino e come anche un qualcosa di semplice come l’ironia possa ribaltare le regole del gioco in un attimo.

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