Di Valeria Di Poli. E’ successo: l’album “Noi, Loro, Gli Altri” di Marracash vince la targa Tenco come miglior album in assoluto. Un disco rap che con decisione, eleganza e raffinatezza lascia un segno indelebile nella storia della musica e del cantautorato italiano, sovvertendo quelle che erano le aspettative riguardo l’andamento dei vincitori del premio.

“Noi, Loro, Gli Altri è un disco che scarnifica tutti i cliché del genere rap, portando in superficie l’essenza più sublime del genere. E’ un percorso di terapia, in grado di fungere da specchio per l’anima, i testi sono poesie, in cui vige un equilibrio perfetto tra i contenuti e la grande maestria nello scrivere per cui Marracash si è sempre distinto.

In questo album il rapper ha raggiunto il picco più alto di consapevolezza e di maturità, decidendo  di mettersi a nudo dinanzi al grande pubblico, rivendicando quella libertà di Essere, presente in tutte le sue sfaccettature, analizzata traccia per traccia.

Il disco risulta dinamico, senza mai tradire il rap Marracash sperimenta varie evoluzioni, varie comunicazioni e sonorità, dalla contaminazione lirica di “Pagliaccio”, alla scia più mainstream di “cosplayer” dove inizia il viaggio nella parte più intima e profonda dell’artista.

Anticipato da “IO” , racconto biografico del suo percorso di maturazione artistica e personale, e in seguito l’exploit : “dubbi”, “laurea ad honorem”, “noi” , tre testi dove si mescolano il senso dell’amore in tutte le sue sfaccettature, la ricerca del dialogo con il proprio inconscio, e  la capacità di non deragliare tra le difficoltà che la vita ci pone davanti. 

Già con “Crudelia” Marracash ha giocato a poker con le emozioni degli ascoltatori andando all-in.

Risalta un aspetto fondamentale nella sua scrittura: Marra scrive per bisogno. E’ la combinazione perfetta tra dolore e talento. E’ la narrazione a carte scoperte degli scheletri nell’armadio che non riesci a controllare. 

Un tortuoso e terapeutico viaggio del profondo, dove ciò che sei importa di più di ciò che dici. Premiato da pubblico e critica; scavando dentro se stesso Marracash ci ha guidato a guardarci dentro, nei posti più luminosi e in quelli più bui, mettendo d’accordo tutti.