Di Alfredo Pio Arciero. Si respira nuova aria di polemica nel nostro Paese: la copertina di Panorama, il settimanale di Maurizio Belpietro. Sfondo rosso, sagoma della penisola con volti di uomini e donne stranieri, probabilmente musulmani e africani,  per pura opera del caso. L’immagine è tagliata in due da una scritta nero su bianco spessa: “Un’Italia senza italiani”. Sembra quasi una ricostruzione di qualche locandina di propaganda, in un’Italia tra il ’39 ed il ’45. E’ senz’altro una copertina forte, diretta che non lascia sconti nemmeno ad una possibile idea di tolleranza. Qualche settimana fa Lollobrigida parlava di sostituzione etnica per poi, senza scusarsi, giustificandosi  dicendo che non sapeva cosa volesse significare. In politica la prima qualità che bisogna avere è la consapevolezza di ciò che si crede ma soprattutto di ciò che si dice, la seconda qualità è la coerenza. Un governo tutto all’Italiana, pelle bianca mamma e papà; ci manca solo un bonus da qualche soldo per farsi una cultura di come essere o diventare eterosessuali e rimanerci a vita.  Bisognerebbe fare santo Rousseau che diceva che il governo si deve adattare al contesto socioculturale che ha al di sotto, perché questa estrema destra è fin troppo “noiosa” per un’Italia così dinamica e colorata. Nel settimanale di Belpietro anche questo: “la mappa di un Paese in cui l’immigrazione disordinata e clandestina ha strappato il tessuto sociale”. Dov’è il relativismo degno di una Costituzione come la nostra? SI parla addirittura di “strappare il tessuto sociale” quando la presenza di persone straniere non può far altro che farci del bene; andrebbe visto come un arricchimento culturale oltre che sociale.  È evidente che l’immigrazione deve essere regolata e soprattutto l’Europa dovrebbe dare al nostro Paese una mano e non solo parole e apprezzamenti, ce ne facciamo ben poco.  In polemica è intervenuto Soumahoro, il quale giustamente indignato replica che “per Panorama le persone nere, anche quelle nate in Italia non potranno mai essere italiani.” Bisognerebbe davvero ridimensionarsi nella buona stampa, quella che non generalizza e soprattutto quella che non esagera. È una copertina inguardabile, quella di Panorama,nel 2023; penso che l’Europa abbia capito tanto ecco perché quando si va all’estero o  si alzano cartelli di proteste o non si prendono in considerazione le proposte. E menomale…oseremmo dire.

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