Di Francesca Altobelli. Mourinho alza il muro: la Roma vola in finale!

I giallorossi soffrono a Leverkusen ma volano a Budapest!

La Roma dello “Special One” stacca il pass per la finale di Europa League.

Mourinho decide di far scendere in campo gli stessi undici dell’andata, schierando la doppia punta, lasciando fuori Dybala e Wijnaldum, per evitare un atteggiamento troppo difensivo.

Tentativo risultato poi vano, perché al di là dell’occasione del capitano Lorenzo Pellegrini a poco più di un minuto dal calcio d’inizio, a fare i primi 45′ minuti piu i 3 di recupero della partita è stato il Leverkusen che va all’intervallo con un possesso palla del 73% ed un conteggio di tiri di 14-1 a suo favore.

Fuori al 34′ Spinazzola per problema muscolare , dentro al suo posto Zalewski. La squadra di Mourinho trema sul tiro di Diaby che si è però stampato sulla traversa.

Roma costretta dietro a difendere, non aiutano di fatti le due punte, Belotti e Abraham, che non riescono a tenere pallone, difficile quindi per i giallorossi provare a risalire nell’altra metà campo.

Mourinho capendo l’antifona, decide di limitare i danni , chiudendo le linee di passaggio a uno dei campioni del mondo di quest’anno che gioca a Leverkusen, Exequiel Palacios.

Arriva la mossa di Jose che a inizio ripresa del 2 tempo schiera in campo Wijnaldum per Belotti, con Pellegrini che va ad alzarsi al fianco di Abraham.

La Roma con un centrocampista in più  trova maggiore equilibrio,rendendo meno fluida la costruzione dei tedeschi rispetto al primo tempo anche se, complice un pò la fase difensiva della Roma , un pò il nervosismo del Bayer e le insistenti intemperanze del pubblico tedesco sugli spalti, che hanno portato ad una sospensione di gioco di 2 minuti per fumogeni, questo secondo tempo si gioca poco e niente.

Vediamo il ritorno in campo di uno dei pilastri della difesa giallorossa, Chris Smalling che prende il posto di Celik,anche lui fuori per problema muscolare.

Xabi Alonso in risposta a Mou le prova tutte arrivando a giocare con 6 attaccanti in campo , ma nonostante questi cambi ultra offensivi il punteggio non cambia.

Gli ultimi 10 minuti per i giallorossi sono una vera e propria sofferenza, anche perché al termine del 90esimo ne sono arrivati altri 8 di recupero da giocare.

L’area romanista diventa un vero e proprio bunker , si respinge via ogni pallone fino al fischio finale.

E dopo i tre fischi, il miracolo di Mourinho è completo. Senza tirare mai in porta, rinunciando a giocare a calcio e lasciando il pallino del gioco sempre al Bayer Leverkusen, la Roma riesce a conquistare la finale, grazie alla rete del cosiddetto “figlio di Roma” classe 2002 Edoardo Bove del match d’andata che ha fatto la differenza dando una chiara tattica di gioco a questa partita di ritorno.

Conquistata con le unghie e con i denti, la Roma ora si gode al massimo questa finale, cercata , voluta e a conti fatti anche meritata.

La squadra capitolina si guadagna un biglietto per Budapest dove mercoledì 31 maggio alle ore 21:00, si giocherà la possibilità di fare il bis europeo ,dopo la vittoria della Conference League dello scorso anno, contro il Siviglia che ha avuto la meglio sui bianconeri di Allegri.

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