Di Angie Rakotomavo. Stento a credere che sia giunto il termine di questo percorso formativo. Ho evitato appositamente di scrivere “fine” perché cose del genere possono avere solo un inizio, ma sono viaggi senza fine. Il corso di Giornalismo Televisivo con il Professor Palma e l’assistente Simone, è stato per me solo di nome un corso universitario, ma di fatto è stata un’esperienza di vita, di quelle che te la stravolgono. Un pò come quei film, o libri, che non ti lasciano mai più lo stesso, che ti prendono e ti ribaltano tutto: l’identità, i concetti, l’esistenza.

Non esagero quando affermo queste cose, bisogna provare per credere.  Non a caso la qualifica acquisita dagli studenti durante e al termine è proprio quella di “giornalisti di vita”.

Questo perché oltre alle competenze nel settore del giornalismo televisivo, il corso offre anche gli strumenti necessari per affrontare, con saggezza ed umiltà, quel dono meraviglioso che è la vita.

 

Attraverso una filmografia mirata e studiata, si invitano gli studenti a cogliere tutti i possibili insegnamenti, sia dal punto di vista della comunicazione, che di vita appunto. In questo percorso, che a noi piace definire viaggio, tutti sono tenuti a mettersi in gioco continuamente. La  nostra partecipazione in aula durante i dibattiti costituisce materia di valutazione per l’esame finale, e dà l’ opportunità di crescere a livello di autostima, perché sviluppiamo l’arte oratoria in pubblico. Ho visto persone timidissime ed introverse dominare la scena ogni qualvolta gli si presentasse l’occasione. Ad ogni simulazione fatta in aula e non, si cresce sia a livello professionale che umano. Nei dibattiti in aula abbiamo modo di sviluppare sia ottime capacità di improvvisazione, che l’arte di parlare in pubblico, facendo valere le proprie idee. Questo perché siamo messi nelle condizioni di doverle e poterle esprimere. Tutto ciò avviene in un atmosfera di rispetto, critica costruttiva, empatia e perché no? Anche sana solidarietà. Quest’ultimo è stato un tratto che ci ha contraddistinto particolarmente…è stato anche uno dei motivi per cui è stato possibile consolidare saldi legami di amicizia. Che secondo me è l’ideale, sopratutto al primo anno, perché permette di percorre il percorso di studi con più leggerezza, e meno ansia da prestazione (per la maggior parte dei casi causata dalle aspettative sociali, della famiglia ecc.)

 

Per concludere questo è un corso che consiglio fortemente, ti dà tanto ma richiede anche tanti sforzi e talvolta sacrifici. Ma la soddisfazione personale al termine, vi assicuro, le ripaga tutte le fatiche.

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