Di Federica Cangaro.Ogni anno nascono centinaia di bambini da genitori immigrati, che siano entrambi o uno solo, in Italia nel 2024 sono state registrate circa 50.000 da almeno un genitore immigrato, pari al 13,5% del totale delle nascite del paese. I figli nati in Italia o giunti Italia in età prescolare di almeno un genitore proveniente da un paese straniero sono definiti generalmente italiani di seconda generazione. C’è una cosa che accomuna questa grande categoria di presone, presenti non solo Italia ma anche nel resto del mondo: la sensazione di non appartenenza; la maggior parte dei figli di immigrati vengono considerati “stranieri” sia nel paese dove sono nati, cresciuti ed hanno ottenuto un istruzione sia nel paese d’origine dei genitori. “Stranieri” perché nel pase in cui sono nati  o venuti in giovanissima età sono cresciuti con più di una cultura oltre che a quella locale, ” stranieri” perché non hanno avuto l’educazione tipica del paese d’origine dei genitori, questa condizione molto spesso crea delle crisi di identità culturali in cui il figlio non si riconosce in nessuna delle due o più culture sentendosi così non appartenente a nessun posto.