Di Nicola De Angelis.

Il 5 giugno 2016 inizia l’era di Virginia Raggi a guida della città di Roma, difficilmente verrà dimenticata quella data dai romani in quanto da li in poi ci fu un susseguirsi di provvedimenti sbagliati e non sempre consoni all’occasione, che ancora oggi continuano.

La carica di sindaco a Roma sembra avere un qualcosa di magico, anzi di scaramantico. Chiunque arrivi a ricoprire quella carica immancabilmente dopo qualche tempo si ritrova immischiato all’interno di processi e nel bel mezzo d’indagini. Stessa sorte è toccata a Virginia Raggi, la quale dopo quasi 2 anni di incarico ha sostenuto già due processi con l’accusa di abuso d’ufficio. Il primo cittadino per ingraziarsi subito la popolazione romana, come primo provvedimento ha firmato e concesso al presidente della A.S. Roma la possibilità di costruire il nuovo stadio. Mossa molto furba, perché l’ex sindaco aveva dato l’ok per la costruzione del nuovo stadio, ma più di qualcosa non era consona e quindi i lavori non sono mai iniziati. La conseguenza di questo fu il vedersi togliere sempre di più il sostegno da parte dei romani. La raggi firmò un accordo con il Premier Gentiloni un accordo che riguardava lo stanziamento di ben 18 milioni di euro per la cura e riqualificazione delle periferie romane. Come si può ben immaginare quei soldi non vennero spesi per riqualificare le periferie, perché ancora oggi si sentono di incidenti e di una cattiva gestione da parte dei vari comuni sparsi sul territorio romano. L’esempio più fresco è la discarica abusiva che prese fuoco poco meno di un mese fa, dopo che il comune era stato sollecitato più volte. Il provvedimento con maggior approvazione da parte dei cittadini fu quello riguardante l’abbattimento di ben 8 ville del clan mafioso dei Casamonica.

Ma i giorni di gloria sono finiti, ormai la Raggi non sa più come comportarsi e soprattutto come mandare avanti una città. Le periferie sono allo sbando, non si rispetta più nessuna regola ed ognuno si sente padrone di tutto. D’altronde però in una città come Roma non è per niente facile ricoprire una carica del genere, si è costantemente esposti alle critiche da parte della politica, della piazza e soprattutto si rischia di rimanere immischiati in situazione a volte illegali.  Oramai la corruzione è arrivata anche a livelli più alti della pubblica amministrazione, ed anche la Raggi in parte ne è stata influenzata. Gli unici a pagare di tutta questa situazione sono i romani, pagano per la cattiva gestione del sindaco e per la sua poca esperienza, non è accettabile che una persona senza un po’ d’esperienza possa amministrare Roma. Non riesce a prendere in mano le redini della città e condurla ad un benessere che da troppo tempo manca in questa città. La città che dovrebbe rappresentare l’Italia, dove si trovano le massime cariche dello stato. Roma è una città carica di storia, d’arte, di monumenti che tutto il mondo ci invidia: la sola cosa non invidiabile è Virginia Raggi.

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