Di Flavia Romagnoli. Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere gli ultimi dati. Circa 150 casi all’anno in Italia [157 nel 2012, 179 nel 2013, 152nel 2014, 141 nel 2015, 145 nel 2016], un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni.
Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna.

Siamo donne, creature straordinarie e piene di poteri, ma che ogni giorno si ritrovano a lottare contro il mondo, sempre più pericoloso e ancora troppo maschilista. Nessuna di noi è il giocattolo di qualcuno, o meglio, nessuna di noi ha mai voluto essere il giocattolo di qualcuno, eppure, come spesso sentiamo in televisione o leggiamo in giro, ci troviamo in situazioni del genere molto più frequentemente di quanto si possa pensare. L’amore si fa, non lo si impone: nessuno può obbligarmi a fare del mio corpo il divertimento di qualcun’altro, e allo stesso modo nessuno può costringermi a spogliarmi davanti a qualcuno che non mi attrae, o che probabilmente non conosco proprio. Non posso aver paura di sentirmi bella, non posso scegliere che vestito mettermi o come truccarmi in base a chi potrei incontrare stasera, non posso essere obbligata ad uscire con la mia amica solo di giorno perché di notte, si sa, è pericoloso. Ma perché invece di cambiare le nostre vite, non si può cambiare quel “pericoloso”? Non si ha idea di cosa si prova a stare “da questa parte”;  rimane facile a molti  uomini dire: “è stata un’incosciente, se si mette quel vestito è ovvio che passa i guai!”. Anche se lì fuori probabilmente ci sarà qualcuno, attratto da quell’abito capace di scatenare pulsioni incontrollate. E lo strapperà e  costringerà con la violenza a fare quello che vuole del corpo di una donna: come vi sentireste? C’è da sentirsi con le spalle al muro, impaurite. Ecco, è proprio così che ci sentiamo noi donne ogni volta che apriamo quella porta di casa per andare con le amiche al pub, in discoteca o in un qualsiasi altro posto. Ma c’è tanto altro da scoprire dietro ad ognuna di noi, dentro ognuna di noi:  ma a volte ci si sofferma solo vergognosamente sull’aspetto fisico. Un grido, quasi una invocazione: “non prendetevi gioco di noi; innamoratevi e scoprirete realmente quanto straordinarie siamo”.

Siamo donne: dentro di noi  c’è davvero tanto di più!