Di Daniele Rossi. Cambiano gli allenatori, ma non cambia la consueta situazione degli infortunati in casa Roma. Ancora infortuni nella partita di Genova contro la Sampdoria: gli ennesimi di una stagione “nera” per i giallorossi. Protagonositi indiscussi, questa volta, sono Cristante e Kalinic. Il primo ne avrà per circa tre mesi, mentre il bomber croato resterà ai box per circa otto settimane; in anteprima si annuncia il suo ritorno in panchina prima della sosta natalizia. Una situazione sconvolgente che ha generato ilarità sul Web e sui social; altrettante però le critiche da parte di una tifoseria ormai stanca e indispettita, che continua a domandarsi come sia possibile che questa miriade di infortuni colpisca solo i propri calciatori. Quali sono i veri motivi? Solo sfortuna? Sicuramente no! Ci sono molti elementi da analizzare che hanno portato ad una una media infortuni superiore alla norma. I campi da gioco ad esempio: più volte membri dello staff e giocatori stessi hanno denunciato la durezza dei campi di gioco in cui si svolgono gli allenamenti, i quali possono portare facilmente ad un maggior irrigidimento della muscolatura. Anche i giocatori magari, non allenandosi nel miglior modo e conducendo una vita extra-calcistica non degna di un professionista, potrebbero essere la causa, portando numerosi ostacoli nella stagione sportiva. Infine l’ ultimo grande problema che caratterizza non solo i giallorossi, ma quelli di tutte le squadre, potrebbe essere il numero di incontri previsti nel corso di un anno: tra Champions, Europa League, anticipi, posticipi, turni infrasettimanali e nazionali, i calciatori vengono costantemente sottoposti a stress e tutto ciò potrebbe causare un aumento del numero di infortuni.