Di Luca De Lellis. La Juventus è una macchina da guerra. Questo è il verdetto dell’Allianz Stadium di Torino dopo la gara contro la squadra del “Cholo” Simeone che comunque si dimostra sempre tosta da affrontare. La decide, come spesso capita ultimamente, l’uomo del momento in casa Juve. Stiamo parlando della “Joya”, Paulo Dybala, che con un altro colpo di genio da numero 10 qual è, chiude la pratica primo posto nel girone (primo vero obiettivo stagionale della Vecchia Signora). Il classe ’93 argentino dopo un’estate molto difficile, passata con la consapevolezza della possibilità di andar via da un momento all’altro contro la sua volontà, in questa parte di stagione ha, in molti casi, tolto “le castagne dal fuoco” (vengono in mente le partite con Milan e Lokomotiv Mosca). Unica nota negativa di serata è, ancora una volta, la prestazione di Cristiano Ronaldo che forse non ha ancora smaltito del tutto l’infortunio al ginocchio. La cosa che più preoccupa non è questa, ma l’atteggiamento del fenomeno portoghese che con la sua nazionale è completamente diverso.

Straordinaria partita anche dell’Atalanta che riscatta parzialmente la brutta figura rimediata nella gara d’andata in Croazia. I nerazzurri dominano il match ma, per una competizione come la Champions, si divorano veramente troppe occasioni nitide: quando, ma soprattutto se, riuscirà a passare il turno, la Dea dovrà fare attenzione su questo particolare perchè, se di fronte ci fosse stata una squadra più blasonata, tutte queste chance da gol le avrebbe sicuramente rimpiante. Poco male comunque in quanto i ragazzi di Gasperini si sono conquistati la possibilità di giocarsi tutto in una partita, quella in Ucraina contro lo Shakhtar Donetsk. Servirà un’impresa: gli ucraini sono esperti e, da molti anni a questa parte, sono sempre riusciti a superare la fase a gironi di questa meravigliosa competizione.

Il Tottenham, nella prima dello “Special One” Josè Mourinho in Champions, vince in rimonta dopo essere andata in svantaggio di due gol contro il più che modesto Olympiacos. La reazione nella ripresa è però veemente e, alla fine, i padroni di casa riescono a venirne a capo vincendo addirittura con due reti di scarto. L’altra partita da segnalare è il big match andato in scena al Santiago Bernabeu di Madrid tra Real e PSG. I “Blancos” confermano l’enorme fragilità che li contraddistingue in questa prima parte di stagione, facendosi rimontare in 2 minuti di due gol da un Paris già qualificato ormai da tempo e senza particolari motivazioni, se non quelle che un tempio del calcio come il Bernabeu ti può dare.

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