Di Carmelo Pio Russo. Difficile dire se anche per Allegri siamo arrivati ai titoli di coda ed ai saluti finali: sta di fatto che una gestione totalmente sbagliata della partita da parte del tecnico bianconero ha portato la Juventus a non vincere ancora una volta. Ormai  si è capito: il livornese  è arrivato a fare cose indicibili. Nel primo tempo una sola occasione su punizione di Vlahovic proprio allo scadere e una super parata di Sportiello il quale ha giocato con una scelta dell’ultimo momento per una indisponibilità del portiere titolare. Nella ripresa la Juventus colleziona almeno 6 palle goal perchè ritrova intensità e continuità anche perchè il Milan rimaneggiato nel giro delle sostituzioni ha messo dei ragazzini in campo. Il portiere rossonero si supera su Kostic e sulla ribattuta di Danilo e poi con un tentativo di autogoal del suo compagno. la gestione sbagliata della partita trova il suo culmine quando fa entrare Mckennie e Chiesa e la Juventus sale totalmente di gioco e di pressione ma Allegri a quel punto toglie Vlahovic e Yildiz e mette Miretti e Milik anche se in step diversi e la squadra non ha sfruttato il gioco fatto dalla squadra perchè non c’erano gli attaccanti titolari a capitalizzare le tante palle che sono arrivate davanti al portiere. Quindi la Juventus viene frenata ancora una volta dalle scelte sbagliate da colui che rappresenta il vero motivo della perdita dello scudetto da parte della Juventus e colui che non riesce a far decollare le aspettative della squadra. I cori a suo favore sono in perfetta controtendenza, per una tifoeria sparsa in tutt’Italia esasperata e stanca di questa gestione in campo.

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