Di Stefano Ianieri. 2019: un anno dove la politica italiana ha dimostrato il più terrificante momento buio della sua storia repubblicana, dovuto ad un sistema elettorale sbagliato, che fece nascere una unione insolita di due schieramenti divisi ideologicamente, formando un governo giallo/verde (M5S e Lega), dato di fatto che nessun partito politico da solo avrebbe mai raggiunto il 40% dei voti.
Agli inizi dell’anno 2019 si cominciavano a percepire il nervosismo delle elezioni europee, che hanno destabilizzato le alleanze politiche dove la Lega e diventata poi  il primo partito in Italia.
Altra forma di cambiamento è quello di fare di tutto per far saltare gli accordi politici con la Lega e del contratto di buon governo, da continue negazioni alle richieste di cambiamento presentate dalla Lega nel Consiglio dei Ministri.
Una Lega, adoperando i social come mezzo di denuncia formale, ma nella realtà non metteva mai in discussione i trattati Europei in maniera decisiva in parlamento, che in quel ambito avrebbero messo in crisi il sistema politico ed il gioco europeo.
Una Lega, che, spinta dall’euforia della vittoria alle elezioni europee, non ha compreso che i poteri forti si combattono al loro interno, come rimanere nel governo e spingere con l’opinione pubblica, facendo comprendere quello che gli altri non vogliono fare, ma nemmeno la Lega voleva mettere in crisi l’Europa.
Una crisi  che si concretizza nel mese di settembre, presentata dal Senatore ed ex Ministro dell’Interno Salvini, in una procedura anomala, prima presentata e poi ritirata.
Tutti gli italiani pensavano, a questo punto, che saremmo andati alle elezioni, per il fatto che il M5S non avrebbe mai pensato di allearsi con il PD,:ma siccome la politica italiana è basata sul mantenimento della poltrona, oltre alle ingerenze  della Chiesa cattolica, e dal Presidente Mattarella, il movimento anti PD si allea con il PD, nell’incredibilità generale. Unita ad altre anomalie: come quella del comico Beppe Grillo che ancora mantiene le redini della politica dei 5 Stelle, assieme a Casaleggio e che a Roma incontra l’ambasciatore cinese presente il responsabile dell’azienda Huawei per parlare di comunicazione con la nuova rete 5 G verso cui la Huawei è fortemente interessata. All’incontro era presente il nostro Ministro degli Esteri Di Maio: procedura vergognosa. Ma questa è la politica italiana di oggi che ha come protagonisti dei politicanti

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