Di Laura De Pastena. In alcuni momenti della nostra vita, ad esempio durante i periodi di alimentazione disordinata, di stress psico-fisico, di uso cronico di alcuni farmaci o durante i cambi stagione, il nostro fegato in particolare è esposto ad uno stress maggiore.

Il fegato appesantito può essere responsabile di molti stati di malessere come:

  • mal di testa,
  • gonfiore e crampi allo stomaco,
  • nausea,
  • stitichezza,
  • unghie e capelli rovinati e deboli,
  • senso di stanchezza,
  • ritenzione idrica.

Dopo che il corpo manda questi sos, l’unica cosa che si può fare è depurarlo. La depurazione permette di eliminare quelle sostanze che possono accumularsi e determinare i disturbi sopra elencati. Il processo di depurazione avviene attraverso organi filtro, strutture organiche addette ad eliminare le tossine dal nostro corpo e sono: fegato, intestino e reni.

Primi passi per una buona depurazione.

Esistono infiniti modi per farlo, a seconda del tipo di problema che si vuole risolvere e della costituzione individuale. Ogni soggetto, infatti, ha bisogno di tempi e modalità differenti per affrontare un periodo di depurazione. Per semplificare, di seguito, elencheremo alcuni punti più importanti di un completo programma di depurazione:

  1. Diminuire i sovraccarichi, riducendo l’introduzione di tossine. Si possono scegliere diversi metodi da seguire come il digiuno, non totale, o le modo diete. il digiuno aiuta molto l’organismo a depurarsi. In questo giorno si può scegliere di bere solo centrifugati depurativi o tisane depurative, oppure scegliere minestre e zuppe leggere senza sale. Si può scegliere di mangiare frutta o verdura cruda. Ottime sono le noci e mandorle, ma sempre in piccole quantità. Scegliere possibilmente alimenti biologici e cibi freschi. Per facilitare il lavoro dell’organismo il consiglio più semplice ed efficace è quello di fare il pasto serale il più leggero e il più presto possibile, per poi il giorno dopo fare una colazione da re e successivamente un pranzo da principe.
  2. Riequilibrare il sistema nervoso vegetativo. Disintossicare l’organismo implica un consumo di energie considerevole da parte del corpo. E’ importante che, attraverso l’utilizzo di tecniche energetiche come lo yoja, meditazione, si crea un equilibrio energetico. Mai favorire la sedentarietà ma preferire un’ora di nuoto, di bici, di camminata magari in compagnia, al divano.
  3. Stimolare gli organi filtro: fegato, intestino, reni. Il fegato è il principale filtro di depurazione del corpo umano. Da lui arrivano tutte le tossine che poi vengono spartite tra l’intestino e i reni. Il processo di depurazione può iniziare facendo arrivare al fegato alimenti ricchi di vitamine del gruppo B e C, come ad esempio i legumi, frutta, verdura. La fase successiva è chiamata drenante dove si possono assumere tisane, infusi, carciofi, tinture madri. L’intestino è come un recipiente, dove spesso, le tossine ristagnano a causa della fermentazione della flora batterica. Se l’intestino è infiammato riassorbe tutte le sostanze tossiche che, normalmente, vengono evacuate. Importante è drenare attraverso sostanze che ci permettono di evacuare queste sostanze. Successivamente bisogna reintegrare la flora batterica attraverso i probiotici e prebiotici. Privilegiare alimenti come farro, riso, kamut, frutta e verdura fresca, legumi. I reni vengono sollecitati per l’eliminazione finale per le tossine. Questo organo viene stimolato utilizzando delle piante come la gramigna, betulla. Ci sono anche alcuni cibi che sono diuretici come l’ananas, anguria, carciofi, finocchio, cipolla, asparagi.

Bisogna ricordare che il corpo non è una macchina che va da sola e non ha bisogno di pulizia e manutenzione, perché invece ne ha bisogno come gli elettrodomestici che ci sono in casa. Quando non funzionano o hanno qualche problema ce ne prendiamo cura aggiustandoli, pulendoli, e lo stesso dobbiamo fare con il nostro corpo. Prendersi cura del proprio corpo è un gesto d’amore verso se stessi.

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