Di Stefano Ianieri. La campagna elettorale ha avuto oggi il suo termite, con la dimostrazione classica dei rappresentanti dei vari schieramenti politici, in comizi al contatto con le masse, per esortare i loro sostenitori, ma anche per convincere gli ultimi indecisi.
Il tutto si svolge in un clima ad alta tensione, un governo che nasce in una coalizione, dove il M5S da antagonista del PD ad amici, ha portato un clima di indecisioni, supportato dal fatto che il movimento non ha prodotto un suo candidato, ne tantomeno un accordo politico con il PD, un diniego voluto dal suo ex capo politico Luigi Di Maio.
Certamente sarà difficile che il centro destra vinca questa battaglia, ma comunque il PD non creda che vinca a mani basse, ci sono anche moltissimi malcontenti tra la popolazione, dovuto da una lunghissima presenza della sinistra al governo della Regione.
Anche se il PD vince, avrà una grande difficoltà nel governare, non avendo più una maggioranza come ha detenuto per decenni.
Certamente se gli elettori hanno deciso di cambiare rotta, il governo potrebbe entrare in crisi e con la possibilità che non dimostri più quella spinta politica, prendendo in considerazione anche alle dimissioni del Ministro Di Maio da capo politico del movimento e del suo futuro successore, a possibile elezioni politiche.
Questo ha dato soprattutto lo spunto di seguire con massima attenzione le elezioni in Emilia Romagna, ma anche su ciò che succederà in Calabria

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