Di Michele Mastrostefano. Certamente non è stato un bel derby quello che ha visto impegnate Roma e Lazio e sicuramente è stato vinto dalle coreografie delle due squadre, ma tornando al campo, non è stato bello per la Lazio perché ha giocato una partita al di sotto delle sue possibilità e non è stato bello per la Roma perché dopo una mole di gioco così alta creata , quello che è stato raccolto non te lo rende un bel derby. Arrivavano da due momenti totalmente diversi le due squadre: la Lazio da 11 vittorie consecutive in campionato e la sconfitta in Coppa Italia, la Roma dalla vittoria di Genova e la sconfitta a Torino sponda Juventus aspramente criticata. Alla Roma si chiedeva una reazione, alla Lazio si chiedeva di andare ancora oltre e fare qualcosa di davvero clamoroso con le possibili dodici vittorie. Invece succede che la Lazio la partita la gioca per non perderla ma senza particolare voglia di vincerla e la Roma la gioca per vincere, per rilanciarsi e sicuramente ha reagito. Il mister dei giallo-rossi Paulo Fonseca lascia fuori Florenzi e Kolarov, scelte coraggiose che lo hanno ripagato dal punto di vista dell’equilibrio difensivo con Santon e della spinta in avanti con Spinazzola. La Lazio recupera Correa e Inzaghi lo getta subito nella mischia. E’la Roma però a fare la gara, a dettare i tempi di gioco e mette la Lazio alle corde senza però segnare. Serve una brutta uscita di Strakosha per far sbloccare il derby a favore dei giallo-rossi ed un altrettanto grave errore di Pau López per rimetterlo in parità. Sarà sempre la Roma a fare la partita e a cercare di vincerla, peccando però in fase realizzativa, mentre la Lazio difende in maniera ottimale se pur con fatica e riesce nel suo intento : non perdere la partita. Il campionato è lungo, non sappiamo se Simone Inzaghi ha visto la sua squadra stanca ed ha cercato di comune accordo con i suoi giocatori di raccogliere un buon risultato con il minimo sforzo ma certamente è un punto che alla Lazio fa comodo. Di rammarico deve averne la Roma, che non allunga nella corsa al quarto posto e non riesce a vincere una partita che avrebbe meritato di vincere per reazione, idee e gioco. Paulo Fonseca la partita l’ha preparata in maniera ottimale, di contro anche Simone Inzaghi ha capito quando era il momento di raccogliere quello che era possibile raccogliere inserendo Parolo per Luis Alberto e non ha sacrificato la Lazio al gioco della Roma per la voglia di vincere la partita. Buona anche la gara dell’arbitro Calvarese, ottima gestione della gara e dei cartellini. Roma e Lazio, quarta contro terza (potenziale seconda), non ci hanno fatto innamorare nel derby delle 18 per spettacolo di gioco offerto nel complesso, la posta in palio era alta e perdere sarebbe stato deleterio per tutti. Due feriti e nessun morto, abbracciatevi forte che il derby a Roma si rivedrà nella prossima stagione e c’è un campionato da finire con lo stesso sogno europeo per le due romane e chissà se qualcosa in più per la squadra bianco-celeste. Cosa certa è che la musichetta della Champions ora dista una partita in meno e lo scoglio del derby è scoglio superato.

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