Di Claudia Adamo.Istanbul è una di quelle città che almeno una volta si dovrebbero visitare nella vita, sia per riempirsi gli occhi delle tante meraviglie che offre, sia per capirne la vera essenza. La città infatti ha due anime, così come le parti in cui è divisa, ovvero una musulmana e che conserva, ma solo per le moschee ed i palazzi dei sultani, il ricordo del grande passato dell’antico impero ottomano, e l’altra invece moderna ed europea.
Lo spartiacque geografico tra queste due zone è il cosiddetto “Corno d’oro”, una striscia di mare che divide in due la città, e fermarsi su uno dei tanti ponti che lo attraversano consente, grazie ad una vista a 360 gradi sulle meraviglie della città, proprio di vedere questa dicotomia: da un lato la città vecchia, con la moschea di Solimano e la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi e altre moschee minori, dall’altro la parte più moderna, con il Ponte di Galata, sotto il quale si susseguono pub, locali e ristoranti, e l’omonima torre e le cime dei grattacieli.
Anche la vita è diversa in ognuna di queste aree, ed infatti la parte vecchia accoglie principalmente turisti provenienti dal Qatar, dagli Emirati Arabi e dall’Arabia Saudita, venuti in visita alla Moschea Blu, una delle pochissime moschee del mondo arabo con 6 minareti (solo la Mecca ne ha sette) e a fare spese nel Gran Bazaar. Pochissimi turchi vivono in questa zona. I veri abitanti di Istanbul vivono infatti nella parte più moderna, dove la differenza si percepisce profondamente. Qui donne vestite in maniera occidentale prendono il posto delle donne col capo velato o col burqa che erano presenti nella città vecchia, e vederle camminare per queste grandissime strade con passo svelto per andare a lavoro o sedute in una piazza a leggere o a chiacchierare con gli amici, rende veramente difficile trovare delle differenze, sia nell’aspetto che nell’atteggiamento, con le donne europee.
La vita in questa parte di Istanbul è molto simile a quella di una qualsiasi grande e moderna città europea. Tantissime persone si spostano, anche di notte, nella fitta rete di metropolitane e di mezzi di superficie che coprono l’intera città. Ragazzi e ragazze si divertono con le numerose opportunità che la città offre, come cinema, teatri e anche discoteche e locali alla moda che si trovano principalmente nel quartiere Beyoglu, ma anche il calcio è molto seguito e soprattutto sentito. Sia nelle grandi arterie che nelle viuzze, è possibile trovare tantissimi negozi, anche di catene internazionali, librerie, ristoranti, piazze e punti di ritrovo dei giovani turchi. Inoltre tantissime sono le università presenti nella città, che consentono quella commistione tra studenti erasmus stranieri e turchi, tale da rendere questi giovani d’oggi molto più aperti a un contesto internazionale rispetto alle generazioni passate.
La Turchia già da diversi anni ha richiesto di entrare a far parte dell’Unione Europea, ed infatti molti ad Istanbul rivendicano il loro carattere moderno e simile a quello dei vicini europei. Purtroppo ancora c’è molta strada da fare per arrivare a considerare pienamente la Turchia un paese “europeo” anche alla luce delle ultime vicende politiche, ma il progresso e la modernità di questa città, unito alla bellezza della sua parte antica, fanno di Istanbul una delle città più affascinanti del mondo.

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