Di Francesco Di Stefano. Non bastava un Gesù bambino anticipato; adesso ci tocca anche un “Natale rimandato”. Nella grotta di Betlemme con un Bambinello prematuro,  la Festa di Natale quest’anno per molti sarà rimandata. Suona peggio di un brutto voto: ma almeno in questo caso i rimandati studiavano. Altri tempi, dove al posto di Lucia Azzolina sedevano professori come Giovanni Spadolini, Aldo Moro, Riccardo Misasi. Ministri mica da ridere. Ma tornando al Natale la pazienza di quel Neonato è sicuramente immensa. Deve aver capito subito che aria tira sulla Terra: lo hanno fatto nascere prima e adesso gli negano pure una Festa. Già erano in troppi attorno alla magiatoia ma si sperava che almeno in ogni casa si potesse festeggiare un Santo Natale come è sempre avvenuto. E invece no: il comitato dei festeggiamenti, la congrega che pone al centro la Speranza, a Boccia ferma, ha negato pure questo. Ma ci ha dato la certezza di sapere fin da oggi, per la prima volta nella nostra vita, cosa faremo l’ultimo dell’anno ed a Capodanno. Qualcuno grida al miracolo. Qualcun’ altra è preoccupata: è la Befana che, andando di questo passo, dovrà rivedere tutta la sua filastrocca, ma già pensa tra se e se: qui i Conti non tornano. ….In molti ci sperano a cominciare dai primi scontenti di questo decreto i governatori, ritenendo inaccettabile la stretta sugli spostamenti. C’è un episodio che fa “sorridere” molto, ricordate lassalto ai treni di mezzanotte dopo l’annuncio in tv del lockdown da parte del premier Giuseppe Conte, l’8 marzo scorso? Ebbene, la cosa si sta ripetendo sotto forma di prenotazioni e acquisto di biglietti online dopo l’annuncio delle misure contenute nel Dpcm di ieri, 3 dicembre. Il piano Natale è noto: dal 21 dicembre al 7 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni, anche nelle seconde case, mentre nei giorni 25 e 26 dicembre e primo gennaio non si potrà uscire dal proprio comune di residenza. E così ieri sera è partito l’assalto a comprare i biglietti di treni, bus a lunga percorrenza in data 20 dicembre, giusto in tempo, per categorie come studenti e lavoratori fuori sede, per passare le feste a casa. In ogni caso, il successivo  rientro nella propria residenza è consentito dal decreto. Tutto ciò lascia molto interdetti, come al solito il nuovo Dpcm ha scatenato ansia e preoccupazione tra gli Italiani.

Il Natale poteva essere l’unico momento di gioia e spensieratezza, purtroppo quest’anno non sarà così. La cosa assurda è la chiusura tra comuni, questo impedisce il ricongiungimento di parenti che magari abitano a 3km di distanza, però permette il ricongiungimento tra parenti che abitano a 30km di distanza, vedi la distanza che va da un punto cardinale all’altro per esempio in città come Roma, o Milano. Tutti noi sappiamo il momento difficile che stiamo attraversando, ma questo Governo  sta levando la possibilità di vedere almeno i parenti più cari in un momento di festa. Lo stesso Governo che fino a pochi mesi fa, ci diceva “andrà tutto bene” e “stiamo facendo il possibile per far trascorrere ai cittadini un Natale sereno, a casa con le vostre famiglie”. E invece scopriamo che entra in casa nostra a contare pure quanti siamo….Ma sarà stato invitato?

 

 

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