Di Ludovica Lamboglia. La compagine biancoceleste conquista l’accesso ai quarti di finale, battendo il Parma per 2-1 allo stadio Olimpico di Roma; con merito ma anche con l’aiuto della dea bendata, per un fondamentale quanto rocambolesco autogoal al 90esimo. La Lazio nella prima frazione pressava alto e induceva ai crociati a perdere il pallone, poiché la loro fase d’ impostazione era molto lenta. Se la Lazio aveva il possesso palla, d’altra parte gli attaccanti avversari erano molto alti e compatti e  non permettevano alla compagine biancoceleste di attaccare e inserirsi, costringendo a Strakosha d’impostare e mandare in profondità la sfera. Ma, oltre questo, la squadra di D’Aversa, era sempre raccolta nella propria area, non riuscendo così ad imporsi, permettendo alla Lazio di avere ben saldo il possesso palla. Questo è sicuramente il motivo per il quale è passata in vantaggio al 23’ con Parolo, che ha trafitto l’estremo difensore gialloblù per una mancata lettura difensiva, e, soprattutto, una difesa mal posizionata in area di rigore. Dopo il vantaggio il possesso palla continuava ad essere totalmente manovrato dalla Lazio, ma il Parma era molto compatto, non lasciando molti spazi. Invece la difesa biancoceleste, controllava la manovra d’attacco della formazione di D’Aversa, non andando quasi mai in difficoltà, o meglio, fino a quando: Mihaila, bruciando Hoedt -poiché l’olandese non ha letto bene il taglio per l’attaccante- ha trovato il gol del pareggio accorciando le distanze, con la difesa d’Inzaghi sguarnita. D’Aversa, nel secondo tempo, ha messo in campo, un’altra squadra con più voglia di fare, cambiando atteggiamento e rendendosi a tratti pericolosa, mentre la Lazio dal canto suo, non riusciva a riprendere in mano il gioco, perdendo la sfera molte volte e sbagliando anche nel servire la palla agli avversari. Solo dopo, la squadra capitolina ha cercato di rialzare il ritmo e riprendere in mano la gara in molte occasioni da gol, prima di arrivare alla “rete” fortunosa di Muriqi, in quanto non era un vero e proprio gol: dev’essere chiaro il fatto che in realtà, colpendo la palla di testa, quest’ultima ha prima sbattuto sul palo e poi ha colpito fortuitamente la schiena di Colombi finendo in rete e siglando il 2-1. La Lazio passa ai quarti di finale grazie all’autogol dell’estremo difensore gialloblù verso la fine. Vittoria meritata, in quanto ha comunque dominato per una buona parte del match, ma sicuramente non si può definire una delle più belle, poiché nella parte della ripresa il ritmo era andato un po’ a calare trovando un Parma più sveglio e coraggioso.

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