Di Angelica Grieco. Femminicidio: esperienza crudele  drammatica  per una donna; poi la “rinascita”.  È al Municipio 5 di Milano che si trova lo sportello di orientamento per sole donne, volto ad aiutarle nella scelta dei servizi di cui più necessitano in base a quanto accade nella loro vita, che sia in famiglia o a lavoro: le operatrici dello sportello le sapranno dirigere verso la strada più giusta.

Esperta nella rielaborazione del trauma e co-responsabile dello sportello di orientamento offerto dalla Casa delle donne di Milano, la psicoterapeuta Filomena Rosiello racconta delle sue esperienze vissute allo sportello de La casa delle donne: quelle che l’hanno completamente coinvolta nella vita per ascoltare, parlare ed offrire una nuova speranza di vita alle donne.

«Un giorno venne una signora a chiedere aiuto. Sua figlia era a scuola e lei, se avesse denunciato, non sarebbe potuta tornare a casa», spiega. «Chiamai delle persone che avrebbero potuto fare sicuramente più di me in quel momento, ma nessuno rispondeva. Non c’era tempo per aspettare, così l’ho accompagnata a prendere la figlia a scuola, dove poi sono venuti a prenderci le forze dell’ordine. Ho aspettato con lei finché non si è risolta la situazione».

La storia di una donna vittima di violenza che, finalmente, trova il coraggio di denunciare e ricominciare da capo. Filomena parla, racconta e dal suo sguardo sembra che stia rivivendo per ogni parola l’esatto istante vissuto.

«Mi ha richiamata poco prima di Natale per ringraziarmi per quello che avevo fatto. Ha cambiato città, si è rifatta una vita. È stato un momento emozionante.», dice col sorriso. E alla domanda successiva, invece, le sue parole lasciano l’amaro in bocca.

«La storia che più mi ha scosso…», riflette. «Per tanto tempo abbiamo cercato di aiutare una donna che non riusciva a capire di avere bisogno di aiuto. È passata l’estate e non ha più chiamato allo sportello. Nel mese di settembre poi, ho letto il suo nome sui giornali. È stato un caso di femminicidio».

Due delle tante storie di donne vittime di violenza, raccontate da una voce gentile che porta con sé un bagaglio di emozioni forti e che lasciano senza parole: dalla gioia di veder rinascere, al dispiacere di non poterlo vedere più.