Di Giacomo De Santis e Federico Manzi. Trasferta in Portogallo per i giallorossi in questi sedicesimi di finale di andata di Europa League, che si sono rivelati poco più di un allenamento, con il Braga che ha deluso le aspettative di tutti quanti.

Calcio d’inizio alle 18 e 55, e subito sul via, dopo 5 minuti di gara, un gol di Dzeko, che torna a segnare dopo un mese e mezzo, su un grande assist di Spinazzola, che mette già in chiaro come sarà tutto quanto il match.

Il controllo della partita passa infatti dalle giocate degli uomini di Fonseca, che pur tenendo un ritmo basso, e andando incontro all’infortunio di Cristante, dopo appena sette minuti di gioco, riescono a gestire il primo tempo con leggerezza, dimostrando tutte le lacune della squadra di Braga.

La squadra portoghese chiude la prima frazione di gara però, attaccando ripetutamente, anche se senza successo.

La seconda frazione di gioco si apre come si erano conclusi gli ultimi minuti del primo tempo, con il Braga in fase offensiva alla ricerca del goal del pareggio, senza però mai impensierire particolarmente la retroguardia giallorossa. Dopo l’infortunio di Ibanez, Paulo Fonseca è stato costretto a ridimensionare completamente la solita difesa a 3, schierando –inizialmente- nel centro sinistra Spinazzola, in un ruolo del tutto inedito per il numero 37. Grazie anche alla superiorità numerica conseguente all’espulsione ai danni di un giocatore della squadra portoghese, la Roma riesce a gestire il vantaggio accumulato nel corso dei primi 45 minuti di gioco. Ciò che di più importante è emerso da questa partita, sicuramente, è stata la sicurezza raggiunta anche dalle cosiddette “seconde scelte”: Bene  la staffetta in attacco Dzeko-Borja Mayoral che, con un goal per tempo e a testa, hanno sigillato il punteggio finale sullo 0-2; superlativa anche la prova in cabina di regia di Amadou Diawara, in una delle primissime uscite da titolare. Da segnalare, inoltre, il ritorno in campo negli ultimi venti minuti, del faraone Stephan El Sharaaway, dopo 634 giorni dall’ultima apparizione in maglia giallorossa. Match che, nonostante l’importante palcoscenico europeo, non ha comunque regalato un grande spettacolo ai fini dei goal e dei capovolgimenti da una parte all’altra ma, ciò che contava di più per mister Fonseca e i suoi era vincere e mettere una serie ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale.

Tra sette giorni il ritorno allo Stadio Olimpico, con la consapevolezza di aver acquisito un vantaggio importante ma che comunque non lascia spazio a cali di tensione o di concentrazione. La stagione della Roma è entrata nel vivo: dopo la scottante eliminazione dalla Coppa Italia per mano dello Spezia, i giallorossi sono chiamati a dar prova di ciò che di buono hanno fatto vedere fino ad ora, mettendo in campo tutte le forze per cercare di andare il più avanti possibile in questa competizione tanta importante, e –perché no- tentare di alzare quel trofeo che a Roma aspettano da ben tredici anni.

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