Di Simone Ferri.

ARBITRO

MASSA 5.5: alcune lacune per il direttore di gara nell’arco dei 90 minuti. Molti dubbi sul tocco di braccio di Hoedt nel primo tempo, l’arbitro è vicino e lascia correre ritenendo il tutto fortuito.
Non punisce con il giallo alcuni falli al limite commessi da entrambe le squadre.

LAZIO

REINA 5: Fulminato da Rabiot sul primo palo in occasione del gol dell’1-1, e allo stesso modo Morata non gli lascia scampo, freddo poi anche dal dischetto.
Il primo gol dei bianconeri era evitabile, si aspettava il passaggio al centro, tant’è che si era già abbassato.

MARUSIC 6: Piazzato nei 3 di dietro, in ruolo inedito per lui, fa il suo riuscendo a contenere i diretti avversari, reggendo anche nei corpo a corpo.
Nel secondo tempo soffre la velocità di Chiesa.

PEREIRA: senza voto.

HOEDT 5: Rischia di regalare un rigore per un tocco di mano. Ha delle colpe sui primi due gol subiti: sul primo non è rapidissimo nel seguire il taglio di Morata, lo fa girare e serve in profondità Rabiot. Sul secondo gol, rallenta la corsa invece di scappare all’indietro, indeciso su cosa fare.

ACERBI 6: Sul centrosinistra è libero di spingere, accompagnando alla grande la manovra offensiva. Dietro dà una mano a Fares per contrastare Cuadrado ed imbriglia Kulusevski, che non riesce mai a saltarlo. Il migliore della retroguardia biancoceleste.

LULIC 5.5: il bosniaco gioca esterno di destra, come altre poche volte in carriera.
Non è ancora in una condizione fisica ottimale, spinge poco, si limita più che altro a dare una mano a Marusic per fermare Chiesa. Esce ad inizio ripresa.

PATRIC 5: Entra nel momento peggiore della Lazio, che subisce due reti nel giro di pochissimi minuti. In occasione del 2-1 il suo colpo di testa verso Escalante è troppo debole e Chiesa fa ripartire il contropiede.

MILINKOVIC 5.5: Dominante nel primo tempo, sempre in anticipo su Danilo e Rabiot, sfiora il gol su punizione.
Colpisce di testa la traversa ad inizio secondo tempo, che poteva indirizzare la partita in un altro modo. Compromette definitivamente la gara con un rigore ingenuo. Ramsey non aspettava altro che il contatto.

LEIVA 6: Sarà un caso, ma la Lazio crolla quando cala e viene sostituito. La diga biancoceleste funziona per mezz’ora piena; il suo lavoro in recupero è fondamentale, soprattutto quando accorcia per chiudere i buchi tra centrocampo e difesa.

ESCALANTE 4.5: Di solito entra subito in partita. Stavolta ha sulla coscienza la ripartenza juventina del 2-1: si fa rubare la palla da Chiesa, pronto a schizzare in avanti per il sorpasso bianconero.
Perde palla in impostazione anche in occasione del 3-1.

LUIS ALBERTO 6: Non solo qualità nella prima frazione di gioco. Si sacrifica anche in fase di copertura per dare una mano a centrocampo. Aveva regalato un pallone d’oro a Milinkovic per il possibile sorpasso. Esce quando ormai il risultato è compromesso.

MURIQI: senza voto.

FARES 6: L’approccio è deciso, mai così efficace da quando è a Roma. Due conclusioni pericolosissime, la prima col destro, la seconda col suo mancino. Anche nel finale ci prova, ma spedisce sull’esterno. Rimane in campo per l’intera partita, ed è un passo in avanti.

CORREA 6.5: il migliore in campo nella Lazio, sigla una rete in contropiede con cinismo e qualità. Crea scompiglio nella difesa bianconera, una vera e propria spina nel fianco. Tanto lavoro oscuro, facendo da collante tra centrocampo e attacco e recuperando molti palloni in fase di disturbo nella metà campo della Juventus.

IMMOBILE 5: Quarta partita di fila senza segnare in campionato. Non è ancora in condizione e si vede, da quando si è inceppato la Lazio ha smesso di correre.

CAICEDO: senza voto.

ALLENATORE

INZAGHI 5.5: Inventa una formazione inedita che regge fino al momento del doppio cambio. Le sostituzioni non lo ripagano, anzi compromettono definitivamente il match.

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