Di Leonardo Ricciardi.  La vecchia signora vince e convince mettendo tre punti in cassaforte e insegue i nero azzurri verso la vetta della classifica.

Turno di riposo rischioso per i bianconeri che affrontano una grande squadra all’Allianz Stadium, ma Andrea Pirlo si prende le proprie responsabilità e sale in cattedra battendo i biancocelesti per un risultato parziale di 3-1.

Partono grintosi e determinati i ragazzi di Inzaghi, aprendo le marcature al 14’ minuto con un grande gol di Joaquin Correa, ma la formazione bianconera non si lascia schiacciare e riparte in attacco evitando disattenzioni ed errori tattici, sfruttando il determinate Chiesa in campo libero, sarà proprio cosi che daranno vita ad un presunto calcio di rigore non dato, sbaglio inaccettabile da parte dell’arbitro Massa.

La Juventus però continua ad attaccare trovando cosi il pareggio, con una “martellata” a spaccare il ghiaccio di Rabiot.

Comincia cosi il secondo tempo di gara, con i bianconeri determinati nel trovare i tre punti fondamentali, e sarà proprio Alvaro Morata a trovare il gol del vantaggio su una splendida ripartenza di Chiesa, circa 180 secondi dopo la Juve va in doppio vantaggio su calcio di rigore dopo la messa a segno di Morata che firma la sua personale doppietta.

La Lazio non ci sta e prova in tutti i modi a ribaltare il risultato, ma andando a vuoto più volte e lasciando cosi la vittoria alla campione d’Italia.

Andrea Pirlo mette al sicuro tre punti fondamentali, sfruttando il turno di riposo di Ronaldo, McKennie, De Light e Danilo; giocatori fondamentali in vista della gara di Champions di martedì.

Grandi ritorni e grandi dimostrazioni di Morata che è stato infettato da un virus intestinale per diverse settimane, Bernardeschi che torna a brillare dopo diversi mesi e la conferma di Chiesa che regala dimostrazioni di grande calcio e di grande intelligenza calcistica.

La Juventus continua la sua rincorsa alla vetta della classifica seguendo Milan e Inter, ma se dovesse continuare a dare prove simili ancora tutto potrebbe essere possibile secondo la società e i giocatori.

Le pagelle:

 

Szczesny 6: sul gol va dove vuole Correa, poi ringrazia una Lazio imprecisa.

 

Cuadrado 6: torna dall’infortunio, dimostra di essere fondamentale, gli serve tempo per ritrovare la condizione.

 

Demiral 6: ingenuo nel gol di Correa, ma dopo assume le sembianze del Leader e non da modo di passare a nessuno.

 

Alex Sandro 6,5: centrale di difesa e capitano, Immobile non la prende mai, passaggi puliti.

 

Bernardeschi 6: terzo sinistro, conferma la prestazione con lo spezia, tiene la posizione.

 

Rabiot 7: bene in fase difensiva quanto in fase offensiva, quando avanza è infermabile e sblocca il risultato creando il pareggio dell’1-1.

 

Kulusevski 5: l’assist di Correa è il suo, sempre su un ingiustificabile retropassaggio, non trova ancora il gol, nonostante le diverse occasioni ottenute.

 

Ramsey 6: procura il rigore del terzo gol bianconero, ma sui passaggi sbaglia tanto.

 

Chiesa 7,5: il migliore in campo, una partita di sacrificio correndo ovunque, morde aggredisce gli spazi come sempre.

 

Morata 7,5: copre da solo il reparto offensivo, grande assist per Rabiot, gioca senza Ronaldo e segna ugualmente, grande conferma sul suo stato di forma, importante il suo rientro per la formazione torinese che ha davvero bisogno di lui.

 

 

Direttore di gara (Massa) 5: non da un rigore certo, su fallo di mano in area del difensore biancoceleste, non tira fuori i cartellini dalle tasche, anche quando è necessario, non si scomoda neanche ad andare a vedere il monitor del VAR nonostante le evidenti situazioni dove era stato reputato necessario in altre gare.

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