Di Elisa Lo Giudice. La Paris Fashion week autunno-inverno 2021-2022 ha avuto inizio il 1 marzo 2021,nonostante questo periodo di crisi e di incertezza totale.Le nuove collezioni di Haute Couture sono state infatti presentate attraverso sfilate digital fino al 10 marzo a Parigi.I grandi stilisti,nonostante il cambiamento di queste nuove sfilate ,sono stati all’altezza di mostrare grandi look  in luoghi scenografici e di lusso.

Iniziamo con la sfilata di Dior che ha avuto come temi principali:le favole,la Galleria degli Specchi di Versailles e lo specchio.Quest’ultimo è un elemento fondamentale perchè rappresenta pienamente il titolo della sfilata “Disturbing Beauty”.Infatti lo specchio incarna un significato che va oltre il suo semplice senso;esso subisce una metamorfosi,non è più l’oggetto in cui si può conoscere la propria identità e riscoprirsi ma ora è un qualcosa che disturba e che cancella gli stereotipi.Infatti esso è ricoperto di spine appuntite ed è opaco,senza riflesso,dove non ci si può specchiare più.La sfilata cerca di andare oltre il semplice sogno fiabesco ed entra in una nuova dimensione mistica e misteriosa.La sfilata dunque ha inizio in un’atmosfera cupa,caratterizzata da arte,danza contemporanea e moda.Dior spiega la sua sfilata attraverso un lungo viaggio,che rappresenta una metamorfosi:infatti i primi abiti della sfilata rispecchiano l’epoca fanciullina,caratterizzati da pizzo sangallo,maniche a sbuffo,lunghi mantelli che richiamano la favola Cappuccetto rosso,abiti bianco candido,cerchietti,gonne di tulle.La metamorfosi di questa “bambina” termina con la consapevolezza che si può diventare principesse.La sfilata infatti si conclude con abiti suntuosi dal nero basic ad ampie gonne a balze con degradé di colori dal tiffany al celeste o dal rosa al giallo; un abito lungho decorato da rose che richiamano la fiaba della Bella e la bestia e un abito  di tulle rosso passione.La grande sfilata termina con la fuga della modella dal castello,che si libera e riesce finalmente a trovare sè stessa,completando così questa lungo viaggio.

La sfilata dell’icona Chanel sceglie come location il Castel,un piccolo locale della Ville Lumière,più intimo e ristretto che sostituisce il Grand Palais che ha ospitato per anni le più importanti sfilate.Il grande brand porta in passerella i classici capi iconici quali il tailleur;il cappotto,completi e vestiti in tweed che rappresentano il classico stile Chanel;giacche e gilet in pellicetta;bracciali,cinte,berretti e accessori con l’inconfondibile marchio e abiti da sera luccicanti.L’intera sfilata è presentata al pubblico sotto forma di film in bianco e nero che vuole rappresentare un neorealismo francese.L’obbietto è quello di portare l’alta moda nelle strade di Parigi e di rappresentare la semplicità che si contrappone alla ricchezza di questa moda.Le modelle arrivano in questo piccolo locale nel VI Arrodisement, in rue Guisarde a Saint Germain,e mostrano i loro vestiti con semplicità ed eleganza,perchè questo è ciò che contraddistingue Chanel.Esso infatti è un marchio che rispecchia l’originalità,la femminilità,la classe e il vero stile che porta Chanel a confermarsi sempre come un’icona.

Versace sceglie come luogo uno spazio caratterizzato da cubi geometrici che richiamano il logo e il look della marca.Completi colore beige dal taglio classico e ricercato;completi neri con guanti dalle forme geometriche;mini dress oro con accessori come bandane e clutch che riprendono lo stile dell’abito;canotte girocollo e pantaloni a sigaretta con un vistoso logo VERSACE;lunghi abiti neri in tulle accesoriati da cinte brillantinate e da bandane nere.La stilista Versace conferma il lusso di questo brand,rappresentandolo con nuance beige,marrone,oro,giallo,nero.Tutto molto elegante e all’altezza di una sfilata haute couture.Abiti che lasciano senza fiato per la loro maestosità ed eleganza.

La sfilata di Louis Vuitton vuole interpretare il senso del tempo attraverso la moda:passato,presente e futuro.Quindi, la collezione sfila al Musée du Louvre ma non nella solita struttura, ma all’interno, nelle Galerie Michelangelo (la sezione delle scultura italiana) e nella Galerie Daru (dove sono esposte le sculture greche e romane)fino a concludere la «passerella» ai piedi della scalinata dove domina la Nike di Samotracia.La location stessa esalta l’importanza del tempo,creando così un viaggio che intreccia la concezione del tempo e della moda.I capi che sfilano su questa preziosa passerella sono frutto della collaborazione di Nicolas Ghesquière e Fornasetti che mescolano la classicità con la contemporaneità.Gonne in tulle colori pastello;giacche-mantello voluminose e bicolore;borse con la stampa di antiche monete romane;abiti in velluto rappresentano la sfliata di Luois Vuitton che come sempre rappresenta cosa significa osare e  l’alta moda.Con questa sfilata si conclude la fashion week di Parigi,tutta in digital.

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