Di Alessandro Gentili. Vujadin Buskov diceva “squadra che vince non si cambia”, infatti a cambiare sono gli allenatori. Questo campionato post covid e con gli stadi vuoti ci sta regalando diverse sorprese e tanti esoneri. Tanti rischiano e diversi stanno al sicuro. Dopo le panchine saltate di Fiorentina(Iachini),Genoa(Maran), Parma(Liverani), Torino(Giampaolo), Cagliari(Di Francesco) e Crotone (Stroppa), ci sono altri allenatori che non hanno il posto assicurato in vista della prossima stagione a causa della scarsità dei risultati, dell’ inesperienza e del rapporto non proprio sereno con i propri Presidenti. Il primo che rischia ancora il posto e che forse non rinnoverà il contratto è Gattuso che con il suo Napoli è uscito dall’Europa League ai sedicesimi e non è riuscito a dare una sua identità di gioco alla sua squadra.  I numerosi infortuni e qualche giocatore positivo al covid non lo hanno aiutato anche se questa non può essere una scusa, però Ringhio è uno che non molla mai e grazie al sostegno della squadra cercherà di riportare la Champions League al Napoli e a fine stagione le strade tra lui e De Laurenits si divideranno. Un’altra panchina a rischio è quella della Juve.

La colpa di questa stagione non è solo di Pirlo, ma della società che si è presa il rischio di affidare una panchina così vincente ad un allenatore esordiente che non aveva mai fatto gavetta neanche con la primavera. La prima scelta della dirigenza fu quella di affidargli la panchina della primavera che gli avrebbe permesso di fare l’esperienza necessaria per allenare in palcoscenici più importanti anche se dopo due giorni è stato confermato allenatore della prima. Scelta obbligata vista la crisi dovuta al covid, le mancate cessioni estive e i contratti dei vari giocatori perché l’ingaggio di Pirlo è di “soli”1,8 milioni a differenza di Allegri che ne prendeva 7,5 o di Zidane che ne prende 14. Se la Juve oggi avesse vinto con il Porto oggi si parlerebbe di “Pirlolandia” ma non è questo il punto. Il punto è che alla Juve serve un allenatore con una idea chiara, con esperienza e che sia in grado di gestire un gruppo pieno di giocatori carismatici. Allenatore e società dovranno mettersi al tavolo per rivedere il progetto ed eventualmente proseguire insieme. Tra questi allenatori a rischio potrebbe Simone Inzaghi. Il presidente Lotito Il presidente Lotito vuole che si centri l’obbiettivo Europa League . Alla fine si dovrà parlare di un eventuale rinnovo visto che la firma non è ancora arrivata e il contratto del mister scade il 30 Giugno.

Tra questa lista si trova paradossalmente il tecnico dell’Inter Antonio Conte ma la situazione è completamente diversa. L’inter per la prossima stagione cambierà proprietà e Conte rischia l’esonero anche se il suo contratto faraonico da12 milioni scade nel 2022 salvo rescissione consensuale dello stesso. Nuova proprietà  e sembra anche nuovo allenatore

Tra chi è a rischio e chi è stato esonerato ci sono diversi allenatori che rimarranno in Serie A ma su altre panchine e i confermatissimi. Tra i confermatissimi ci sono Gasperini, Pioli, Gotti che sta portando l’Udinese ad una salvezza tranquilla e Fonseca che sta facendo un’ottima stagione. Tra chi dovrà salvarsi per poter essere confermato troviamo Cosmi con il suo Crotone, ma anche Prandelli, D’aversa, Nicola, Ballardini e Semplici neo allenatore del Cagliari. Tra quelli che cambiano panchina ma rimarranno in Serie A possiamo trovare Juric, allievo del Gasp che è stato privato dei vari Rahamani, Kumbulla e Amrabat ma sta facendo grandi cose con il Verona ed è corteggiato dal Napoli, Vincenzo Italiano allenatore dello Spezia contattato da Napoli, Genoa e Fiorentina e De Zerbi che piace molto a Napoli e Fiorentina.

Mancano 12 giornata alla fine del campionato e aspettiamoci il grande valzer della panchine tra ritorni di fiamma, panchine confermate e i vari colpi di scena del calciomercato estivo

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Sport