Di Mattia Liberti.

Una Roma stanca affonda al Tardini. 

Un pomeriggio frustrante per la Roma che viene sconfitta 2-0 da un ottimo Parma, i crociati ritrovano la vittoria che mancava in campionato da 17 giornate e guadagnano tre punti fondamentali in ottica salvezza.

I giallorossi appaiono stanchi dopo l’impegno di giovedì in Europa League e le assenze di Veretout, Smalling e Mkhitaryan si fanno sentire, molto più del ritorno tra i titolari di Dzeko e Ibañez.

L’approccio alla partita della squadra di Fonseca non è male, al quarto minuto di gioco i giallorossi reclamano per un presunto fallo in area di rigore su Pellegrini, ma né l’arbitro Piccinini né il VAR riscontrano un’irregolarità. Al primo affondo il Parma va avanti, sull’asse dei suoi due giovani e talentuosi esterni d’attacco, Man (classe 98) dalla destra serve l’assist a Mihaila (classe 2000) che realizza il gol del vantaggio al nono minuto di gioco. La Roma prova a reagire dopo il colpo subito, ma per tutto il primo tempo il Parma si difende bene e quando è in possesso gestisce altrettanto bene il pallone. L’unico prima dell’intervallo tra i giallorossi che riesce ad impensierire Sepe è Lorenzo Pellegrini su calcio di punizione, il portiere ex Napoli però risponde presente.

All’inizio del secondo tempo il Parma ha una grande opportunità con Man che da posizione ravvicinata non riesce a battere Pau Lopez. Nei minuti successivi la Roma prova a spingere sull’acceleratore e va due volte vicina al gol nel giro di due minuti, prima con Pedro su un tiro sporco di Bruno Peres e poi con El Shaarawy dopo una brutta palla persa in uscita da Pezzella. Al minuto 53 l’arbitro assegna un rigore alla squadra di casa per un intervento di Ibañez su Pellè giudicato irregolare, dal dischetto va Hernani che realizza il gol del definitivo 2-0. I giallorossi provano ancora a reagire, ma vanno spesso a sbattere sul muro alzato dal Parma, rendendosi pericolosi ancora una volta solo su palla inattiva, grazie al solito colpo di testa di Mancini sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dopo un’ora di gioco Fonseca prova a dare una scossa alla squadra con tre cambi, entrano Cristante, Carles Perez e l’esordiente Reynolds; tra questi è solo lo spagnolo a rendersi pericoloso, con un sinistro da fuori area che Sepe respinge con quella che è senza dubbio la parata più difficile della sua giornata. L’ultima occasione la ha ancora la Roma nel recupero, con Dzeko che da ottima posizione la spedisce alta di testa, specchio della difficile giornata del bosniaco e dell’intera squadra, attesa da una settimana importantissima, in cui affronterà la gara di ritorno degli ottavi di Europa League ed il Napoli in campionato.

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