Di Manuel De Lorenzi. Ricominciamo dal tennis: uno sport che fa divertire tutti.
In un anno macchiato da una pandemia globale, il tennis ne è uscito ancora più forte, essendo uno dei pochi

sport praticabili. Molte persone durante questo periodo si sono avvicinate molto a questo sport e hanno
iniziato a praticarlo.
Fa divertire proprio tutti perché è adatto a tutte le età e si può iniziare a praticare in ogni
momento della propria vita. Quando si inizia a praticarlo da bambini, però, si tende a far stare i bambini a
contatto per creare un gruppo, divertirsi e creare un senso di sportività, tutto questo ancor prima di
prendere in mano una racchetta. La sportività è un elemento fondamentale e dovrebbe essere sviluppato da
tutti. Chi inizia a praticare il tennis, col tempo, inizia ad essere più reattivo perché è prima di tutto uno sport
che lavora di testa e quindi bisogna lavorare molto sull’aspetto mentale poiché un tennista che ha fiducia in
sé stesso e tiene la concentrazione può tranquillamente battere un tennista più bravo tecnicamente. In ogni
partita si è sottoposti a un grande stress mentale perché la responsabilità cade tutta su di noi e si può
sempre perdere la partita anche se sembra finita. Per migliorare le proprie prestazioni c’è bisogno di tanto
allenamento e soprattutto costante nel tempo. Inoltre la pazienza è una virtù nel tennis perché a volte per
la fretta di vincere un punto, si rischia di perdere la partita. Avere fretta nella partita è un errore molto
comune che dovrebbe essere cancellato fin dagli inizi. Un altro errore molto comune è quello di iniziare a
giocare senza un vero riscaldamento portandoci ad un elevato rischio di infortuni che potrebbero
compromettere il nostro approccio a questo sport.
La cosa più importante, non solo nel tennis, è porsi un obiettivo, in modo tale da avere sempre una
motivazione in più per arrivare fino in fondo e non mollare.

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