Di Simone Ferri. La musica sta lentamente riprendendo i suoi spazi sonori, ma in pochi hanno la capacità di cambiare abito rimanendo credibili. La scena melodica italiana si affida alla potente voce di Francesca Michielin, la giovane cantautrice italiana polistrumentista, in grado di lanciare messaggi di speranza mediante la sua determinazione ed i mezzi a disposizione.

Possiede una personalità intima e riflessiva, ma attraverso il confronto con altra gente si è sentita a suo agio anche in territori che non aveva mai esplorato nella sua discografia.
Concepisce la diversità come sorpresa e ricchezza poiché accende la fantasia. Quest’ultima per lei è sinonimo di forza, e infatti proprio dagli incontri con delle persone, è nato il suo nuovo album, intitolato “Feat” (Fuori dagli spazi). Il nome lascia già intendere la struttura sperimentale del progetto; sono presenti 15 collaborazioni con cantanti giovani e qualcun altro più affermato; mani che si uniscono e creano connessioni.
È un disco ambizioso e versatile, senza barriere, pensato come un contenitore di generi, stili e suoni diversi tra loro, in grado di mettere d’accordo gli appassionati dell’attuale cantautorato.
Il tappeto sonoro costruito dalla Michielin è molto vasto, ma comunque segue una linearità di fondo. I testi, che celebrano la collettività, eterogenea per definizione, sono molto originali e trattano argomenti come la natura, all’interno di un mondo sempre più urbano, e l’amore nelle sue varie sfaccettature; vengono narrate tante atmosfere che fotografano i nostri tempi, nelle quali l’artista si destreggia con la giusta naturalezza.
L’album conferma il suo stile camaleontico, ma soprattutto evidenzia la rara sensibilità della cantante veneta, che pone al centro il tema del contatto con l’altro e del ritorno al naturale, inteso come la rinascita dell’ambiente.
È un inno al riconoscersi in se stessi, urlato senza mezzi termini nel grido femminista.
Francesca dimostra di saper nuotare in tutte le acque, grazie ad un’elevata cultura musicale, confezionando al pubblico un lavoro di sensibilizzazione su nobili cause.